E’ stato un lavoro lungo e complesso nato ben tre anni fa quando assieme al collega Michele Cammarano predisponemmo una proposta di legge sulla disciplina delle sagre e delle feste popolari di qualità. Una proposta nata per riportare al centro di un’attività molto diffusa nelle nostre comunità, quale quella delle sagre appunto, la tutela reale delle produzioni locali, la valorizzazione della filiera turistica ad esse collegate, e in generale il rilancio dell’economia che ruota attorno a questi eventi messa a serio rischio dai tanti episodi di speculazione che negli ultimi anni hanno stravolto il principio alla base di questo tipo di manifestazioni che deve essere la #qualità.
Una proposta di legge confluita e approvata oggi in consiglio regionale assieme all’intero Testo Unico sul Commercio grazie alla quale la trasparenza che regolerà l’offerta dei prodotti fornirà la garanzia che durante le sagre e le feste vengano somministrate eccellenze del territorio, indicando l’origine dei prodotti e premiando in questo modo i relativi produttori e l’economia locale sempre più minacciate da un’offerta estera massificata e di dubbia qualità.
Un modo per perseguire anche importanti obiettivi ambientali legati alla cosiddetta filiera corta, al chilometro zero, che limitano quelle emissioni inquinanti che invece caratterizzano fortemente le produzioni che arrivano da fuori. Obiettivi ai quali si aggiunge quello relativo al contrasto della plastica monouso che verrà perseguito grazie agli obblighi di utilizzo di materiali compostabili e biodegradabili.
Un importante risultato che grazie al lavoro del nostro Michele Cammarano in commissione attività produttive oggi è legge della Regione Campania.
