Il Papa: per Natale facciamo un regalo ad un bisognoso e prepariamo il cuore

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All’Angelus dell’ultima domenica d’Avvento, Francesco invita, sull’esempio di Maria nell’Annunciazione, a dire “sì” al Signore facendo passi concreti verso il Natale, perché “se la nascita di Gesù non tocca la vita, passa invano”. Non lamentiamoci “di quello che la pandemia ci impedisce di fare” ma pensiamo ai poveri “a cui nessuno pensa” e andiamo a pregare, per liberare il cuore dal male e accogliere Gesù che viene
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Maria ci invita a fare “un passo concreto verso il Natale”, perché “se la nascita di Gesù non tocca la vita, passa invano”. Come lei nel momento dell’Annunciazione, non rinviamo, diciamo un “sì” coraggioso e pronto: con “un regalo ad un bisognoso” al quale nessuno pensa, e preghiamo, senza lasciarci “sequestrare” dal consumismo, per avere “un cuore libero dal male, pronto ad ospitare Dio”.

Un annuncio che non porta solo gioia
Papa Francesco commenta così, prima della preghiera dell’Angelus recitata dalla finestra del suo studio che da’ su Piazza San Pietro., il Vangelo di Luca in questa quarta e ultima domenica di Avvento, che ripropone il racconto dell’Annunciazione. Spiega innanzitutto, che l’annuncio dell’angelo a Maria “concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”, non è solo portatore di gioia.

La scelta di Maria, rischiare tutto per dire “sì”
Perché è vero, tutte le donne del tempo sognavano “di diventare la madre del Messia”, ma le annuncia una grande prova. Infatti da “promessa sposa” di Giuseppe, la Legge di Mosè “stabiliva che non dovevano esserci rapporti e coabitazione”. Dunque, avendo un figlio, Maria avrebbe trasgredito la Legge, e rischiava, come donna, la lapidazione.

Certamente il messaggio divino avrà riempito il cuore di Maria di luce e di forza; tuttavia, ella si trovò di fronte a una scelta cruciale: dire “sì” a Dio rischiando tutto, compresa la vita, oppure declinare l’invito e andare avanti con il suo cammino ordinario.Maria e il “sì” coraggioso, da innamorata di Dio
E Maria “che cosa fa?”, si chiede il Papa. Risponde: “Avvenga per me secondo la tua parola”. “Avvenga: è il famoso fiat di Maria. Ma nella lingua in cui è scritto il Vangelo” chiarisce Francesco, è un verbo che “indica un desiderio forte, la volontà ferma che qualcosa si realizzi”. Quindi Maria non dice: “Se deve avvenire avvenga…, se non si può fare altrimenti…”, non esprime “un’accettazione debole e remissiva”, ma un forte desiderio. “Non è passiva, è attiva”.

Non subisce Dio, aderisce a Dio. È un’innamorata disposta a servire in tutto e subito il suo Signore. Avrebbe potuto chiedere un po’ di tempo per pensarci, oppure maggiori spiegazioni su che cosa sarebbe successo; magari porre qualche condizione…