Il PD del cambiamento

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Anzi no…cioè cambiamento come il governo del cambiamento: lo stesso schifo di sempre.

A colpi di risoluzioni sulla Libia la sinistra si divide. Domani alla Camera si vota la proroga delle missioni internazionali, incluso il punto in cui si parla degli accordi con la Libia per contenere il flusso dei migranti. Motovedette, centri di permanenza, addestramento. Sulla scia della linea di Gentiloni-Minniti, a cui ora sono però aggiunte alcune avvertenze, quegli accordi sono confermati anche dal Pd, oltre che dalla maggioranza giallo verde e da Forza Italia.

Ma un gruppo di sei dem più Liberi e uguali e i Radicali ha chiesto si voti domani una risoluzione contro: “Gli accordi con la Libia vanno stracciati. E’ un paese in guerra, è illegale prorogare le intese, in palese violazione dei diritti umani “. Capofila della risoluzione è Matteo Orfini, ex presidente del Pd, che già nelle settimane passate aveva chiesto una presa di posizione diversa e una discussione con Nicola Zingaretti.

Orfini sostiene che non si possono ignorare i lager libici e che le avvertenze dell’altra risoluzione dem firmata tra gli altri da Marco Minniti e da Lia Quartapelle sono all’acqua di rose: ” Una risoluzione in cui sostanzialmente si dice che quegli accordi vanno bene, ma bisogna avere garanzie che le motovedette non vengano usate per fare la guerra e che i diritti umani vengano rispettati. Come se tutto il resto andasse bene. Non so chi l’abbia discussa e dove. Immagino che il segretario Zingaretti ne sia stato informato e che questa sia la linea della segreteria. Ma so che per me è invotabile. Perché continuare a fingere di non vedere i lager, le torture, le morti nel Mediterraneo davvero non si può”.

Vabbè ormai sono senza speranza, lotte interne infinite per far finta di essere di sinistra, anche se questa “snistra” è rappresentata da soli 6 deputati.
In pratica è il solido PD di destra di Renzi e Minniti.