Il Pd propone la patrimoniale

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C’è chi la chiama prestito di solidarietà, chi la chiama contributo di solidarietà, chi la chiama Filippo e chi la chiama Antonio. Tutto pur di non chiamarla col suo nome: patrimoniale, ossia un prelievo sulla ricchezza di chi ha di più a favore di chi ha di meno. A proporla, in questi tempi di coronavirus, sono stati in tanti: da Pierferdinando Casini alle Sardine. Ma oggi, colpo di scena, la proposta di patrimoniale, definita in questo caso contributo di solidarietà, è stata avanzata dal Pd, atraverso Graziano Delrio e Fabio Melilli, capigruppo del Pd rispettivamente alla Camera e in commissione Bilancio; “I cittadini con redditi più elevati di 80.000 euro – è l’idea degli esponenti Pd – dovranno versare un contributo di solidarietà che inciderà sulla parte eccedente tale soglia. La somma versata sarà deducibile e andrà da alcune centinaia di euro fino a decine di migliaia per redditi superiori al milione. Il gettito atteso è 1,3 miliardi annui”.

“Ci sono famiglie che in questi giorni non hanno risorse sufficienti per provvedere all’acquisto nemmeno dei beni di prima necessità: c’è un rischio povertà per un ulteriore milione di bambini”, hanno sottolineato Delrio e Melilli. “Un grande e solidale paese come l’Italia non può non porsi il tema di come le classi dirigenti e coloro che dispongono di redditi elevati debbano essere chiamati a contribuire a favore di chi non ce la fa”.

Fortebraccio News