Il prefetto di Roma: feste in sicurezza grazie a Forze dell’ordine e senso civico

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«Quelle viste al Pincio sono scene bestiali, che non devono ripetersi». La condanna da parte del prefetto di Roma Matteo Piantedosi degli episodi che si sono verificati a Roma nel week end appena trascorso è netta, espressa nell’intervista al Corriere della Sera-Roma pubblicata oggi.

Ma è anche fermo il bilancio positivo del “metodo Roma”, centrato prima di tutto sul pattugliamento del territorio, che ha consentito che la situazione non degenerasse ulteriormente, «merito delle forze dell’ordine che sono subito intervenute e che hanno già delineato bene i contorni della vicenda».

«I Carabinieri sono intervenuti subito grazie al normale pattugliamento del territorio, e questo è anzi un merito ancora maggiore» prosegue il prefetto spiegando che il tutto – «due episodi distinti che si sono sovrapposti» – è durato «30-40 minuti», ma i giovani «sono stati individuati subito e spinti a scendere verso piazza del Popolo, dove sono stati poi dispersi anche con l’aiuto della Polizia».

«Possiamo dire che il dispositivo ha funzionato», prosegue il prefetto della capitale, che comunque stigmatizza gli «episodi gravissimi di violenza gratuita», legati a una «mancanza di interessi e valori» che si traduce indirettamente – a volte – in un impegno aggiuntivo per le Forze dell’ordine, già in campo con i controlli sul rispetto delle misure anti-Covid-19.

«Il dispositivo di sicurezza rimarrà lo stesso anche in vista delle prossime feste, sarà modulato in base all’affluenza» annuncia il prefetto assicurando però che «Roma però reagisce bene, grazie anche all’impegno delle forze dell’ordine che assicurano un equilibrio fra il diritto alla salute, quello di spostarsi e i legittimi interessi commerciali.».

Fondamentali rimangono «la collaborazione e il senso civico che in gran parte i romani hanno già dimostrato», accanto all’attività di monitoraggio continua nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, e ai continui riscontri sul territorio, che hanno portato nel tempo a integrare la lista delle zone da controllare, dall’Eur al litorale romano, Ostia e Fiumicino, poi Civitavecchia e l’area metropolitana.

Il dispositivo di sicurezza in vista delle feste legate al Natale «sarà modulato in base all’affluenza». Per il momento, dunque, il prefetto esclude limitazioni «anche se dobbiamo ammettere che l’estate scorsa il sistema di chiudere a tempo alcune piazze della movida ha dato buoni risultati e, se servirà, lo riproporremo la prossima primavera».