IL PRESIDENTE CONTE ANNUNCIA UN PIANO STRAORDINARIO DECENNALE DI INTERVENTI PER IL MEZZOGIORNO

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LE 8 REGIONI MERIDIONALI E 20 MILIONI DI ITALIANI CHE VI RISIEDONO FINALMENTE AL CENTRO DELL’AGENDA POLITICA GOVERNATIVA

La nuova strategia governativa, decisamente meridionalista, rappresentata dal Presidente Conte nei giorni scorsi alla Fiera di Bari e ribadita in altre importanti circostanze, ha fatto sì che la gente del Sud ha capito che la presenza della Lega nella coalizione di Governo costituiva un ostacolo insormontabile ad una politica di sviluppo del Mezzogiorno.

Quel che la Lega non ha mai voluto ammettere è che la questione meridionale non è un problema territoriale, ma nazionale. Lo aveva detto a chiare lettere Sandro Pertini, le cui parole sono rimaste inascoltate. È una questione nazionale perché lo sviluppo del Sud induce lo sviluppo del Nord, del cui apparato industriale il Mezzogiorno è un importante bacino di riferimento. Nelle otto regioni meridionali risiedono 20 milioni di italiani che largamente consumano prodotti e servizi che giungono dalle imprese del Nord Italia. È stato calcolato che per ogni dieci euro di residui fiscali che giungono al Sud quattro euro tornano al Nord in forma di domanda di beni e servizi.

L’impegno meridionalista di questo governo è condiviso e sostenuto da tutte le forze politiche della coalizione. Il piano straordinario di interventi strutturali nel Mezzogiorno di durata decennale consentirà di realizzare nuove strade, collegamenti ferroviari efficienti, il prolungamento dell’alta velocità, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, la costruzione di asili nido, il miglioramento dell’organizzazione sanitaria, le cui disfunzioni nel sud, in particolare in Campania e in Calabria, hanno raggiunto, come è noto, il primato negativo, nonché la creazione dei presupposti per l’occupazione giovanile, anche con la decontribuzione che, sollevando le imprese dai pesanti oneri previdenziali, le invoglierà alle assunzioni.

Mi riservo di riferire i dettagli del piano straordinario per il Sud e di dare indicazione degli inizi della sua concreta attuazione.