il Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati evidenzia il valore del “Prix Italia”

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37 Paesi coinvolti, 65 Broadcaster presenti, 273 prodotti editoriali in competizione: il Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati porta il saluto del Senato al Prix Italia 2019

Maria Elisabetta Alberti Casellati apre i lavori della settantunesima edizione del Prix Italia: al centro del discorso del Presidente del Senato il valore dell’iniziativa e il ruolo dei mass media oggi.

Senato: il Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati interviene al Prix Italia 2019
“Il web è una palestra per il pensiero e la libertà di espressione”: il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati lo ha sottolineato lo scorso 25 settembre intervenendo all’apertura dell’edizione 2019 di ‘Prix Italia”, il concorso internazionale promosso dalla Rai che, nei suoi settantuno anni di storia, ha saputo porsi “come uno dei principali eventi legati alla programmazione e alla progettualità di qualità”. Nel suo discorso il Presidente ha rimarcato il valore dell’iniziativa, evidenziandone la “straordinaria capacità di raccontare i territori” e “l’indiscussa vocazione ad anticipare e accompagnare le tendenze”. Per Maria Elisabetta Alberti Casellati “non è quindi un caso se un premio nato in un’epoca in cui la radio rappresentava il principale strumento di comunicazione, abbia negli anni saputo estendere con naturalezza il proprio raggio d’azione prima alla televisione e negli ultimi anni anche al web, il luogo che per i nativi digitali rappresenta la naturale piattaforma di scambi e di interazioni”. L’edizione 2019 del Prix Italia è incentrata sulla “valorizzazione delle identità culturali”.

Maria Elisabetta Alberti Casellati invita a riflettere sull’importanza della “sostenibilità culturale”
Nel ripercorrere la storia del Prix Italia, il Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati si è soffermata anche sulle opportunità fornite dai vari strumenti di comunicazione che nel tempo hanno accompagnato l’iniziativa. La radio, la tv e oggi il web, che rappresenta “una occasione unica per consentire a tutti di esprimersi”: il Presidente ha citato ad esempio il “ruolo dei social network nel dare l’allarme e nel guidare i soccorsi durante emergenze e calamità o ai video girati dai manifestanti in alcune aree del mondo in cui la libertà d’espressione non è ancora garantita”. Ma Maria Elisabetta Alberti Casellati ha inoltre invitato a riflettere sul rischio, in un’epoca come quella di oggi segnata dall’imporsi di grandi piattaforme trans-nazionali, “di non poter più concepire un’attività editoriale che riguardi la vita sociale delle comunità, ne anticipi e agevoli lo sviluppo, ne rimarchi le criticità e le mancanze”. Una sfida globale che è necessario sostenere “con le armi uniche dei territori, delle specificità, delle unicità”: la Rai sarà in grado di affrontarla “potendo contare sull’esperienza e sui risultati di questa manifestazione”. Il Presidente ha quindi parlato di “sostenibilità culturale”, concetto “che lega la qualità dei singoli prodotti di comunicazione con la capacità di costruire percorsi che possano essere messi a disposizione delle future generazioni”.