Il presidente Mattarella a Parma, riceve Laurea ad honorem

0
153

“Università motore Europa che è nostra casa. Meritocrazia non sia privilegio ma valorizzazione sapere”

“Le radici di questa università sono antiche di secoli, collegate alle origini del fenomeno di nascita dell’universitas, che produsse una rete unificante dei popoli europei”. Per questo l’università è alle “fondamenta dell’idea di Europa” e rappresenta un “motore del suo sviluppo”. Ad affermarlo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella Lectio magistralis tenuta all’Università di Parma, in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Relazioni internazionali ed europee.

La storia delle università – ha aggiunto il capo dello Stato – è parte rilevante dell’evoluzione delle nostre società. Da quasi mille anni le università connotano l’Europa. Ancor prima che si affermasse l’età moderna, le università lavoravano sul terreno che si sarebbe rivelato propedeutico ad una coscienza europea, contribuivano a comporre un corpo unitario, sperimentavano nuove regole del costume civile fondato sul diritto, sulle arti, sulla medicina, sulla filosofia. Non è un caso che l’idea di università si sia sviluppata nel Continente europeo e che tuttora questo abbia il numero più alto al mondo di università e di istituzioni per l’alta formazione”.

“Alla civiltà e alla storia europea non è estranea la vicenda delle sue università: riflettere sull’Europa senza richiamarsi alla loro esperienza sin dall’epoca della peregrinatio dei clerici vagantes -ha evidenziato ancora Mattarella- significherebbe privarsi di un riferimento essenziale. Così come lo sarebbe non tener conto dello ius commune, elaborato nelle università e che per molti secoli è stato il diritto condiviso dalla gran parte dell’Europa continentale, unificata dai principi fondamentali del diritto”.

La meritocrazia non può essere sinonimo di una formula che legittimi chi già si trova in posizione di privilegio, bensì quella di chi aspira a mettersi in gioco. Una autentica democrazia sa riconoscere che prima di ogni merito accademico esiste un merito di vivere, frutto dell’incontro con la realtà dei fatti e con la spinta ad un’emancipazione da essi”, ha affermato ancora Mattarella ricordando: “Ciascuno affronta la propria esistenza all’interno di una comunità di origine, talora modesta e fragile, ma deve poter scegliere di aspirare ad una comunità di intenti le cui porte sono aperte dal sapere”.