IL PRIMO PORTALE CHE SVELA I NUMERI DELL’OMOTRANSFOBIA IN ITALIA

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Dilloagiulia.it è il nuovo sito web dove le vittime di omotransfobia possono lasciare una testimonianza in anonimo degli abusi subiti, mostrando agli italiani come la discriminazione nei confronti delle persone LGBT sia un problema più grave di quanto si pensi.

Questa piattaforma costituisce il fulcro della campagna finanziata dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia tramite il progetto europeo “Call It Hate” (www.lgbthatecrime.eu) e sviluppata con il supporto dell’agenzia Studiomeme.

A partire dal 14 ottobre avranno inizio due campagne di comunicazione con ADV, affissioni, due spot per il digital, un account Instagram, influencer da tutta Italia e il sito web dedicato. Il target è esteso a tutta la nazione.

Le due campagne, #nientedistrano e #donotcover, pur distinguendosi nella creatività e nella pianificazione, sono state sviluppate per essere connesse. L’obiettivo della campagna #nientedistrano è abbattere i pregiudizi nei confronti della comunità trans, promuovendo la conoscenza dell’identità di genere e superare lo stereotipo del sex worker. La campagna #donotcover incoraggia le persone LGBT a denunciare episodi di violenza, fisica o verbale, di cui sono state vittime o testimoni, superando i sentimenti di paura e disagio nei confronti di un sistema che rende complicata la denuncia stessa.

Le due campagne prevedono affissioni in tre città chiave (Brescia, Perugia e Taranto) insieme ai flyer informativi. Parallelamente, la comunicazione si sviluppa intorno al sito dilloagiulia.it, che sarà fruibile dalle ADV o dai flyer grazie al QR Code, oppure direttamente dalla pagina Instagram. Il sito rappresenta il fulcro di tutta la campagna: raccoglierà le testimonianze anonime delle vittime di omotransfobia, per dimostrare che le denunce ufficiali (appena 63 in tutto il 2017) non corrispondono a quelle reali.

A supporto della campagna, l’Università e Studiomeme hanno richiesto la partecipazione di importanti influencer e opinion leader di YouTube e Instagram. Protagonista di uno dei due spot ufficiali è Saverio Tommasi, giornalista di fanpage.it, blogger e autore apprezzatissimo sul web. Insieme, l’agenzia di Bergamo ha coinvolto diverse realtà particolarmente attive nel panorama LGBT italiano che, in qualità di partner del progetto, supporteranno le campagne a livello istituzionale: ArciGay, Brescia Pride, l’Avvocatura per i Diritti LGBTI e Omphalos LGBTI.

Ascoltare le testimonianze delle associazioni che lottano ogni giorno per i pari diritti LGBT è stato necessario per comprendere fino in fondo quali siano le problematiche reali e come comunicare con il pubblico.

La logica con cui entrambe le campagne sono state sviluppate è quella di creare i presupposti affinché si parli a lungo e correttamente dei diritti fondamentali negati alla comunità LGBT, mettendo a disposizione di qualsiasi utente gli strumenti utili a combattere il la piaga culturale dell’omotransfobia.

Il sito conterrà un vademecum per sapere come comportarsi in caso di violenza, consigliando sempre e comunque la denuncia alle autorità. Oltre a ciò, conterrà tutti i materiali della campagna (adv, video, mission e link utili) insieme ad un inquadramento del sistema normativo italiano. Ogni testimonianza contribuisce a rendere dilloagiulia.it una piattaforma per conoscere il disagio delle vittime attraverso la lettura delle testimonianze reali. Fino a quando non ci sarà una legge che condanni l’omotransfobia come crimine d’odio, il sito continuerà a raccogliere ogni contributo. Sarà una finestra aperta 24h su 24 su un mondo di violenza sistematicamente ignorata.

Verrà inserito anche un timer: più passano i secondi, più il nostro Paese tarda ad essere pienamente civile; insieme al timer, un counter registrerà i numeri di ogni testimonianza, mettendoli a confronto con il dato statistico delle sole 63 denunce ufficiali.

«Il finanziamento delle campagne da parte della Commissione Europea è allo stesso tempo la prova finale della bontà del progetto Call It Hate e della necessità di continuare a lavorare su un tema ancora troppo trascurato. Spero che il nuovo portale possa divenire un punto di convergenza per la ricerca e l’approfondimento di nuovi scenari giuridici e sociali» ha dichiarato Giacomo Viggiani dell’Università degli Studi di Brescia.