Il progetto delle “school streets” all’esame della commissione

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Scuola. Il progetto delle “school streets” all’esame della commissione. Zamboni (Ev): “tutelano i bambini e proteggono l’ambiente”

Strade pedonali o semipedonali per permettere a bambini e ragazzi di raggiungere a piedi o in bici le scuole. Ma la Lega nutre dubbi sulla fattibilità: “spetta ai sindaci decidere e chiudere certe arterie è improponibile” rimarca Facci

Percorsi sicuri con cui gli studenti possano raggiungere gli istituti scolastici, senza traffico automobilistico e con mezzi di trasporto puliti (cioè a piedi o in bici). Una soluzione che la proponente dell’atto d’indirizzo, Silvia Zamboni (Ev), descrive come “già sperimentata da paesi stranieri come l’Inghilterra, con ottimi risultati” e che proprio dalla lingua anglosassone mutua il nome: “school streets” cioè strade scolastiche. Il progetto sarebbe rimettere alla Regione la creazione di strade pedonali o a percorso misto, in modo da rendere il tragitto casa-scuola più sicuro per gli alunni e l’ambiente. “Non sarebbe solo utile all’ambiente – penso a tutti i genitori che quotidianamente vanno a prendere i figli in macchina e li aspettano col motore acceso – ma tutelerebbe soprattutto i bambini, spesso messi a rischio incidenti dal traffico. Inoltre, contribuirebbe all’educazione dei bimbi e dei ragazzi, responsabilizzati e incentivati a interagire durante il percorso”.

Una proposta che però incontra i dubbi della Lega, che con Michele Facci definisce la proposta: “ideologica e idealista. Sa, la consigliera, cosa vorrebbe dire chiudere una strada, magari in orario di punta, per far passare i ragazzi? E poi non si può chiudere solo una strada: bisogna prevedere di chiudere i viali attigui, di ridirezionare il traffico. Sarebbe il caos”. Piuttosto, propone Facci si dovrebbe “potenziare la presenza degli ausiliari del traffico per garantire che gli studenti attraversino in sicurezza le strade”.

(Caterina Maggi)