IL RECOVERY PLAN CAMBIERÀ IL VOLTO DELLA MOBILITÀ

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Con il rapporto Pendolaria 2021 Legambiente ci offre un importante quadro della situazione del trasporto pendolare di casa nostra, accendendo i riflettori su quelle criticità e opportunità che anche il MoVimento 5 Stelle ha spesso segnalato come priorità d’intervento, inserendole nel Piano nazionale di ripresa e resilienza ora all’esame delle Camere.
Trasporto su ferro, trasporto pubblico locale e mobilità ciclabile in ambito urbano sono le tre priorità su cui occorre muoversi anche per reagire alla pandemia: partiamo dalle esigenze dei cittadini, analizzando le modalità di spostamento di persone e merci, per poi parlare di infrastrutture. Questo ci permetterà di ridurre gli sprechi.
Il Recovery Plan può rappresentare quella reazione alla crisi globale prodotta dalla pandemia, in grado di imprimere una svolta verso una mobilità davvero sostenibile, a cominciare dal trasporto ferroviario.
Tra i collegamenti nazionali, oltre i successi dell’alta velocità, occorre investire maggiormente sul network degli Intercity giorno e notte, garantiti grazie agli oneri di servizio pubblico. Questo servizio è importantissimo perché assicura a tanti cittadini il diritto alla mobilità, soprattutto in alcune zone del Paese non servite dall’alta velocità, come il Centro e il Sud.
Il Recovery dovrà servire anche ad aumentare l’offerta del servizio, come i treni notte, e a rinnovare il materiale rotabile. La ripartenza dopo la pandemia non potrà e non dovrà lasciare indietro né parti di Paese né fasce di popolazione: i fondi del Next Generation Eu e gli altri fondi europei e statali disponibili, che in un’ottica di sistema il governo uscente ha affiancato ai primi, devono servire non solo alla ripresa e alla sostenibilità ambientale, ma anche a mantenere coesa l’Italia.
Paolo Ficara