IL RITORNO DEL METODO CENCELLI

0
56

Direte che sono disfattista e qualcuno che sono il solito insoddisfatto rompiballe. Però a me questo Governo non piace proprio per nulla, specie quando vedo la “nuova” compagine ministeriale, che ha poco di “nuovo” e molto di “vecchio”. Vecchia la logica del “meno peggio”. Vecchia la logica dell’alleanza con un partito “vecchio” come il PD. “Vecchia” la logica adottata dal PD nello scegliere col bilancino i propri Ministri piazzati tutti nei Ministeri-chiave e nel distribuirli con il “vecchio” metodo Cencelli distribuendoli fra Renziani, Mattarelliani, Zingarettiani, ed un paio all’opposizione “interna” (Boccia) ed “esterna” (Speranza). “”Vecchie” facce della Politica come l’eterno (e pessimo) Ministro dei Beni Culturali come Franceschini fino a Gentiloni che domani verrà nominato Commissario UE: ma com’è è possibile che venga nominato da un Governo a Presidenza M5S a rappresentare l’UE un rappresentante del Partito che ha straperso le elezioni, per di più l’Ex Presidente del Consiglio dell’ultimo Governo PD (si sperava ultimo, ma così non è più…)?!? Un’offesa agli italiani, direi. Poi fra i M5S viene bocciato Toninelli che, pur con i suoi limiti e le sue gaffe, era l’unico che si era opposto a TAV e aveva fatto la voce grossa sui Benetton. Ed ora che su Infrastrutture e Trasporti mette le mani il PD, Paola De Micheli, “l’ex lettiana che piace ai big del cemento”, come pensate che andranno le cose?
La ritirata del M5S è impressionante e fa rabbrividire guardando il futuro. Chi vuole stappi le bottiglie di champagne. Io smetto di guardare ai Movimenti Parlamentari attuali: nessuno mi rappresenta. Torniamo a guardare al Mondo Reale, alla Società che soffre e che deve coalizzarsi organizzarsi, ribellarsi contro questo pessimo Palazzo.
Antonio Ingroia