Il segno zodiacale

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Io sono un po’ polemico certe volte, lo ammetto io stesso. Se vogliamo addolcire la frase, potremo dire che cerco di capire cose, meccanismi, notizie, con lo scopo di scoprire qualcosa che tante volte può sfuggire, ma che mi aiuta a trovare un motivo di discussione.
Alcuni giorni fa, il 31 ottobre, avevo il compleanno, e quindi quale sia il mio segno zodiacale già si può intuire.
Ogni segno corrisponde ad una figura, ad un’immagine, che in un certo periodo dell’anno ci compare nel cielo, se immaginiamo di unire alcune stelle come se fossero i puntini del gioco “La pista cifrata”.
Tempo fa sono stato ospite dell’Osservatorio Astronomico di Farra d’Isonzo, in provincia di Gorizia, e prima della conferenza che dovevo tenere, ho curiosato un po’ fra gli oggetti esposti. Ho notato la ricostruzione in tre dimensioni di una costellazione. Il visitatore si pone in un punto segnato, e vede l’Orsa Minore, con le sue sette stelle che tutti conosciamo. Dal plastico che ricostruiva la costellazione, ho scoperto che le sette stelle non fanno parte di alcuna costellazione, ma siamo noi, dalla Terra, che le vediamo come se fossero vicine fra loro e facessero parte di un sistema. Infatti fra le sette stelle abbiamo Kochab, distante 126 anni luce dalla Terra, e Pherkad, distante 486 anni luce. Quindi le due stelle non fanno parte assolutamente di un unico sistema simile al Sistema Solare o altra entità più grande, così come guardando fuori dalla finestra io vedo il lampione della mia strada e dietro di lui un altro lampione, dall’altra parte della collina, ma tra i due non c’è alcuna correlazione.
Allora tutte le costellazioni sono figure che vediamo qui, dal nostro pianeta, ma non esistono. Questo vale per tutte le 88 costellazioni che si vedono nel cielo, e quindi anche per le dodici che si trovano nella fascia della volta celeste di 18 gradi, che tutti chiamiamo zodiaco, e ogni segno ha la durata di un mese circa, con piccoli scarti. Però se guardiamo bene, alcuni segni occupano una zona ampia del cielo (Leone, circa 37 giorni), altri una zona stretta (Scorpione, circa 7 giorni). Un altro problema sorge se ci si accorge che i segni della fascia dello zodiaco sono in realtà 13: tra Scorpione e Sagittario abbiamo l’Ofiuco o Serpentario. Un altro dato da considerare è che l’inizio dell’anno zodiacale viene fissato con l’equinozio di primavera, cioè il 21 marzo, e quello è il primo giorno dell’Ariete. Ma mentre circa 2300 anni fa questo fatto era corretto, ora, in seguito alla precessione degli equinozi, lo spostamento della posizione delle stelle è stato di circa 32°, cioè un dodicesimo di 360°: un mese di sfasamento. Ecco che io che secondo tutti sono dello Scorpione, in realtà sono della Bilancia, e così anche tutti gli altri dovrebbero risistemare il proprio segno. Sempre ammesso che vogliamo credere agli oroscopi…

Giorgio Dendi