Il Sud ha un bisogno disperato di infrastrutture

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Grandi opere utili che stiamo accelerando e una miriade di cantieri che stiamo via via aprendo per rafforzare la manutenzione, soprattutto attraverso gli aggiornamenti dei contratti di programma Anas e Rfi.
Sono oggi in Campania e ho visto i lavori del Tav Napoli-Bari, nella tratta Cancello-Frasso. Complessivamente parliamo di un’opera da 6,2 miliardi, di cui 4,7 miliardi già finanziati. A regime, consentirà di dimezzare il tempo di percorrenza tra le due grandi città meridionali, mentre già oggi abbiamo dimezzato, grazie al commissariamento, i tempi dell’iter autorizzativo.
Ecco la ragione per cui la Napoli-Bari è diventata un modello di gestione dei cantieri, modello che stiamo estendendo a tante altre infrastrutture grazie al decreto Sblocca cantieri.
Perché ci sono Tav che servono davvero. Perché risparmiare due ore tra Napoli e Bari può significare per molti lasciare l’auto e scegliere il treno. Perché sono queste le opere che migliorano la qualità della vita, fanno crescere il Meridione e, di conseguenza, tutta l’Italia. Anzi, lo rendono persino più bello questo Paese: dagli scavi per il treno veloce, infatti, sono emerse antiche vestigia romane che ho visitato poche ore fa e che altrimenti, probabilmente, sarebbero rimaste ancora a lungo nell’oblio.
Ora ci dirigiamo all’aeroporto della splendida Salerno.