L’AVV. ALBERTO RIZZO FA RITORNO AL TG4 DI TELECUPOLE CANALE 15

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Il Deficit Democratico
Il Tribunale di Siena ritiene viziata da incostituzionalità la legge-Covid sui processi penali

L’Avvocato Alberto Rizzo, Direttore Generale dell’Accademia di Educazione Finanziaria, sarà nuovamente ospite questa sera, nel TG4 di Telecupole – Canale 15, a partire dalle ore 19.30. Tratterrà alcuni temi contenuti nell’articolo, realizzato dallo stesso Professionista braidese, intitolato “DEFICIT DEMOCRATICO, e pubblicato sulla Rivista Specialistica “BANCAFINANZA”, uscita proprio in questi giorni e diretta dal Professor Beppe Ghisolfi, Vice Presidente e Tesoriere del Gruppo Europeo delle Casse di Risparmio.
“Fra i molti provvedimenti emergenziali adottati d’urgenza dal governo, e poi votati dal Parlamento per contenere il contagio, una prima legge finisce davanti alla Consulta affinché verifichi se sia incostituzionale, come ha ritenuto il Tribunale di Siena: ed è il decreto legge che dal 9 marzo all’11 maggio — nell’ordinare il rinvio d’ufficio di migliaia di processi (in sostanza tutti, tranne le convalide degli arresti e le direttissime) — nel contempo ha sospeso lo scorrere dei termini di prescrizione. Un congelamento che per il Tribunale toscano costituisce «inammissibile deroga al principio supremo dell’irretroattività della legge penale sfavorevole», in quanto, «prolungando di 63 giorni, modifica in senso sfavorevole all’imputato il regime della prescrizione di un reato commesso prima dell’entrata in vigore della norma» a marzo”, dichiara l’Avvocato Alberto Rizzo.
Due mesi, nella futura vita dei dibattimenti che, alla fine, possono fare la differenza.
“Il giudice ha anche anticipato la prevedibile obiezione di chi ravviserebbe la legittimazione della norma «nel suo carattere “emergenziale” o “eccezionale” o comunque “necessitato”» dalla situazione epidemiologica senza precedenti. Ma «è la logica dello stato di diritto, che non ammette alcuna eccezione alle regole fondamentali, a frapporre un argine invalicabile alla possibilità di individuare spazi di deroga, o ambiti di non applicabilità, in quei principi che costituiscono elementi identificativi dell’ordinamento costituzionale»: come appunto «il principio di legalità in materia penale», per il quale «modifiche normative che comportino un aggravamento del regime di punibilità devono dispiegare la propria efficacia sui soli fatti commessi quando erano già in vigore”, conclude il Legale braidese Alberto Rizzo.

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