Il valzer delle nomine: da Alitalia a Eni ed Enel, in ballo ci sono 400 poltrone

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Una crisi di governo che catalizza da giorni le attenzioni degli italiani. E che tra le tante conseguenze ha anche quella di aver di fatto bloccato la partita relativa alle nomine. A partire dall’Agcom guidata dal presidente Angelo Maria Cardini, nominato nel 2012 e il cui mandato scade a settembre. Da risolvere anche i nodi legati al Garante per la privacy, il cui presidente Antonello Soro è stato nominato nel luglio 2012, e l’Autorità anticorruzione dopo l’annuncio delle dimissioni di Raffaele Cantone, il cui mandato sarebbe scaduto a luglio 2020. Nell’immediato il fronte più caldo è quello Alitalia, ma nel complesso sono in ballo 400 poltrone.

Da analizzare la situazione delle grandi partecipate pubbliche i cui vertici – in particolare quelli di Eni, Enel, Leonardo, Terna, Poste e Enav – scadranno con l’approvazione del bilancio 2019. Uno scenario sul quale pesa l’incognita politica. Il prossimo consiglio di amministrazione di Cdp che potrebbe riunirsi il 27 agosto avrebbe tutti i presupposti per sciogliere il primo nodo che riguarda la Sace dopo mesi di stallo, ma la crisi potrebbe portare a un nuovo slittamento. Si va verso la conferma del presidente Quintieri e la sostituzione dell’ad Decio.

Sul fronte Ansaldo Energia, in pole per l’incarico di ad ci sarebbe Giuseppe Marino, senior vice president di Hitachi Rail Italy, mentre in Cdp Immobiliare dovrebbe essere confermata la permanenza di Salvatore Sardo, che attualmente riveste il ruolo di amministratore delegato. Il premier Conte ha scritto ai ministri, vice ministri e sottosegretari spiegando: “si potrà procedere soltanto a nomine, designazioni e proposte strettamente necessarie perché vincolate nei tempi da leggi o regolamenti, ovvero derivanti da esigenze funzionali, non procrastinabili oltre i termini di soluzione della crisi, per assicurare pienezza e continuità all’azione amministrativa”.

Ogni nuova iniziativa in merito, si rileva, “dovrà essere preventivamente sottoposta all’assenso del presidente del Consiglio al fine di assicurare uniformità di comportamenti”. Probabile che si aspetti un nuovo esecutivo per affrontare le questioni che riguardano Inps, Inail e Aifa. L’Agenzia del farmaco è attualmente retta in via provvisoria dal governatore emiliano Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza Stato-Regioni, dopo le dimissioni del numero uno Stefano Vella. Per Inps e Inail si devono invece chiudere le nomine dei consigli di amministrazione.                                                                          fonte https://www.ilparagone.it