la situazione del tessuto industriale del Paese diventa ogni giorno più drammatica. Da gennaio ad oggi i tavoli di crisi aperti al Ministero dello Sviluppo economico sono passati da 138 a 158: riguardano tutti i settori, dalla manifattura al terziario, e coinvolgono 300 mila lavoratori.
A differenza di quanto accadeva in passato, ad oggi sul sito del Ministero è impossibile trovare una ricognizione puntuale dei tavoli aperti o conoscere lo stato di avanzamento dei lavori e soprattutto la collocazione geografica delle imprese in crisi. Ed è assurdo che i parlamentari del territorio non possano neanche partecipare ai tavoli.
Il ministro Di Maio la smetta di giocare a nascondino, venga in Aula e metta subito al corrente il Parlamento del suo operato.
Senza una seria politica industriale il Paese muore.
