IN ARRIVO IL RISTORI QUATER E POI IL CINQUE PERCHE’ NESSUNO RESTI INDIETRO

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Stanotte il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto Ristori quater per prolungare fino alla fine dell’anno gli aiuti economici per i settori più colpiti dalla crisi. Il provvedimento stanzia gli ulteriori 8 miliardi di scostamento di bilancio approvati dal parlamento anche con i voti delle opposizioni e sarà probabilmente accorpato con i precedenti decreti in sede di esame parlamentare per un’approvazione più rapida delle norme. Il provvedimento prevede il rinvio delle scadenze fiscali previste entro il 30 novembre estendendolo a imprese e partite iva che hanno subito un calo del fatturato del 33% nel primo trimestre 2020, rispetto al corrispondente periodo 2019. Inoltre arrivano assegni per 700 milioni per i lavoratori precari (dello sport, stagionali e dello spettacolo, a somministrazione). Sarà molto probabile un quinto decreto ristori che potrebbe arrivare subito dopo l’approvazione parlamentare della legge di Bilancio 2021 e che potrebbe attingere dal Fondo Covid di 3,8 miliardi in essa contenuto. Le opposizioni in Aula ci hanno attaccati per lo spezzettamento degli aiuti in diversi decreti, mentre nella prima fase acuta della pandemia, con il lockdown generalizzato di marzo/aprile, ci criticavano per i bonus elargiti “a pioggia”. E’ evidente la malafede delle critiche nel fatto che poi tutto il centrodestra ha votato si, approvando l’ulteriore scostamento di Bilancio. Ma del resto, come si doveva procedere? Non si poteva fare altrimenti: misure mirate in conseguenza di chiusure diversificate. E presto, come ha chiesto il Movimento 5 Stelle, arriverà un sostegno anche per le categorie (penso soprattutto agli autonomi) che ancora non sono rientrate nella platea degli aiuti. Malgrado le critiche, gli interventi a singhiozzo sono necessari. E’ una situazione talora drammatica per molte persone ed imprese che nessun governo aveva mai affrontato sinora. Il nostro governo sta arginando un fiume in piena e lo sta facendo in modo egregio come ci hanno riconosciuto gli altri governi europei che spesso hanno seguito i nostri provvedimenti. Non c’è “confusione” come qualcuno sta lamentando. C’è una pandemia ed una crisi economica globale. Credo che finalmente se ne siano resi conto anche le opposizioni.