In Moldavia vince Maia Sandu, prosegue la marcia dell’Unione Europea verso est

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La candidata pro-Unione Europea di centrodestra Maia Sandu, 48 anni, ha vinto al secondo turno le elezioni presidenziali in Moldavia con il 57,75% dei consensi contro il 42,25% raccolto dal capo di stato uscente Igor Dodon, alla testa del Partito Socialista favorevole a un più stretto rapporto con la Russia.

La Sandu, economista per formazione, è esponente dell’alta tecnocrazia prodotto delle istituzioni finanziarie internazionali. Con un passato da Consigliera del Direttore Esecutivo presso la Banca Mondiale a Washington e un curriculum da premier di un governo di grande coalizione sotto la presidenza Dodon e da ministro dell’istruzione negli anni della presidenza europeista di Nicolae Timofti, può offrire solide garanzie per il rafforzamento dell’influenza di Bruxelles nell’ex repubblica sovietica abitata da una popolazione maggioritariamente di lingua rumena.

“Abbiamo assistito a una sorprendente mobilitazione dei moldavi, nonostante la crisi, nonostante la mancanza di fiducia nelle istituzioni pubbliche, nonostante la sporca campagna elettorale, la gente ha votato in grande numero sia qui che all’estero”, ha dichiarato Sandu commentando il risultato del voto. Dal canto suo, Dodon denuncia irregolarità nel voto.

La campagna elettorale si è svolta in un clima di alta tensione, segnato tra l’altro dall’accusa lanciata da Mosca nei confronti delle potenze occidentali, di fomentare una situazione insurrezionale nel paese.

Dopo il crollo subito dal Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldavia, passato in un decennio dal dominio della scena politica con Vladimir Voronin alla presidenza della Repubblica all’esclusione dal parlamento nelle elezioni parlamentari del 2019, in cui il PCRM ha raccolto solo il 3,75% dei voti, la sconfitta del candidato socialista segna un ulteriore duro colpo per le forze che contrastano lo scivolamento moldavo nell’orbita UE.

Calorose congratulazioni a Sandu sono giunte dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen: “La tua vittoria è un chiaro appello per contrastare la corruzione e ripristinare il rispetto dello Stato di diritto, la strada per un futuro prospero. L’Ue è pronta a sostenere la Moldavia”.

Le elezioni moldave rappresentano un nuovo passo avanti nel rafforzamento dell’influenza imperialista dell’UE nei territori ex sovietici a danno della Russia, nel difficile contesto creato dalla perdurante contesa in Bielorussia.