In provincia di Sondrio una casa protetta per le vittime di abusi

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Si chiamerà “Casa fiori recisi”, l’ex asilo del comune di Cino che sarà ristrutturato per diventare centro di prima emergenza per donne e bambini vittime di violenza domestica.

L’iniziativa, sostenuta dal prefetto di Sondrio Salvatore Pasquariello, trae origine dalla volontà del signor Paolo Di Gregorio – presidente dell’Associazione italiana vittime della violenza e padre di Sonia Di Gregorio, brutalmente assassinata dal marito nel 2000 a Cino – di realizzare un progetto a favore delle donne che subiscono violenze e abusi. Iniziativa formalizzata con la firma della relativa convezione lo scorso 8 marzo fra il comune di Cino e l’Associazione nazionale vittime della violenza e simbolicamente controfirmata dal prefetto.

Il centro sarà in grado di ospitare dagli 8 ai 10 nuclei da proteggere e richiederà lo stanziamento di oltre 3 milioni euro. Le ospiti saranno seguite da figure professionali come psicologi, assistenti sociali e medici che agiranno per un pronto recupero delle vittime. Le stesse, superata la fase emergenziale, verranno poi ospitate in case protette per seguire un percorso di recupero mirato.

Il prefetto nel commentare l’iniziativa, ha sottolineato come «il disprezzo e l’odio verso il genere femminile debbano essere contrastati con tutti i mezzi».