In vigore l’ordinanza che sospende i bambini non vaccinati dai nidi e dalle materne di Cesena

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Il Comune di Cesena fa scattare le misure nei confronti delle famiglie che non hanno ottemperato all’obbligo di vaccinazione per i bambini che frequentano il nido o la materna nel territorio comunale.

Un’ordinanza sindacale firmata oggi dispone la sospensione dei bambini non vaccinati che hanno continuato a frequentare le strutture scolastiche anche dopo la scadenza dei termini per adempiere all’obbligo vaccinale, e una multa per le famiglie che continueranno a portare i bambini a scuola anche dopo l’entrata in vigore del provvedimento.

Sulla base dei limiti previsti dalla legge, la sanzione potrà andare da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro per ogni giorno di frequenza in violazione alla sospensione.

L’ordinanza, che rimarrà valida fino al 30 giugno 2019, data di conclusione del calendario scolastico, riguarda tutti i nidi (comunali e privati) e tutte le scuole dell’infanzia (comunali, statali, paritarie) della città.

“Con questo provvedimento – sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai Servizi per le Persone Simona Benedetti – sulla base del pieno vigore delle leggi nazionali e regionali in materia, si intende intervenire con efficacia direttamente applicativa a livello locale, rafforzando il divieto con una specifica sanzione. Tale azione risulta pienamente coerente con la posizione che il nostro Comune ha assunto e mantenuto fin dal 2016, nella convinzione che nulla sia più importante della tutela della salute collettiva e della tutela dei ragazzi con patologie già gravi che, ammalandosi, rischierebbero particolarmente”.

Sindaco e Assessore proseguono fornendo i dati relativi al numero di bambini coinvolti.

“Per quanto riguarda le scuole comunali (7 nidi e 9 scuole materne) – specificano -, la sospensione riguarda 30 bambini, pari al 3% del totale iscritti, che sono un migliaio. Pur riguardando tutti gli alunni 0-6 anni della città, non conosciamo i numeri degli interessati alla sospensione nelle scuole statali, in quanto si tratta di dati sensibili che potranno rendere noti le singole dirigenze scolastiche”.

“Resta il rammarico – concludono il Sindaco Lucchi e l’Assessore Benedetti – per la mancata adesione alla legge di queste famiglie e per un atto – la sospensione appunto – che avremmo preferito evitare per tutti. L’ordinanza, in ogni caso, arriva dopo diversi anni dall’istituzione dell’obbligo e tutti avrebbero potuto tranquillamente iniziare l’iter per l’esecuzione delle vaccinazioni. La responsabilità delle sospensioni, dunque, resta sicuramente in capo ai genitori coinvolti, che hanno continuato a scegliere con cognizione e convinzione la causa no vax. Rivolgiamo un sentito ringraziamento alla Pediatria di Comunità e al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Asl Romagna per la costante collaborazione e l’impegno incessante profuso in questi anni al fine di assicurare ai tanti inadempienti il rispetto dell’obbligo vaccinale”.