Inaugurato a Grigno sulla ciclabile della Valsugana il primo BiBox

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Due milioni e centomila passaggi all’anno, in continuo aumento. Stiamo parlando della Rete delle Ciclabili trentine, dalla Val di Sole alla Val di Fassa, dalla Val Rendena alla Valsugana, dalla valle del Chiese al Lago di Garda fino alla Valle dell’Adige. In tutto 11 piste che si sviluppano per oltre 400 chilometri, bordeggiando fiumi e torrenti, solcando vallate, attraversando insomma luoghi di grande bellezza e interesse turistico.
Proprio per promuovere una migliore fruizione di queste infrastrutture è nata l’idea di realizzare delle installazioni originali, da collocare nei punti più strategici. Il SOVA-Servizio per il Sostegno occupazionale e la Valorizzazione Ambientale, titolare della gestione delle piste ciclopedonali, ha sviluppato delle strutture che potessero rappresentare per l’utente dei punti di sosta di valenza particolare. Inizialmente si era pensato ad istallazioni di land art ma, sebbene certamente visibili, sarebbero state scarsamente fruibili. Ha quindi preso forma l’idea di un portale, che, anche simbolicamente, costituisse per il ciclista una soglia da attraversare.

E’ stato dunque affidato all’architetto Nicola Chiavarelli di MQAA STUDIO, l’incarico di proporre un’dea che traducesse sia l’esigenza di comunicare il territorio, sia di offrire riparo. E’ nato così BiBox: una “doppia scatola” (box) a cavallo della pista, costituita da due parallelepipedi gemelli, a sbalzo sui tomi arginali. Un portale, un rifugio e una sosta. Un varco fisico di accesso/uscita, in primo luogo, da un territorio le cui peculiarità vengono esposte in grande formato grafico sulle pareti, ma anche uno spazio coperto dove sostare, riposare ed informarsi. La grafica è stata studiata e condivisa con Trentino Marketing al fine di rendere la struttura coerente con il brand Trentino. Una soluzione funzionale, strutturale ed architettonica che ha convinto man mano i Servizi provinciali competenti.

Questi elementi rivestiti in legno di larice verranno disposti nei luoghi d’ingresso e distanti dalle infrastrutture, indicheranno quanto manca al capoluogo nella direzione di marcia, richiameranno con un Decalogo come pedone e ciclista debbano condividere il percorso, e forniranno inoltre le indicazioni per raggiungere o ritornare ai luoghi scelti come destinazione del loro itinerario.
Il prototipo di questo “portale comunicativo” è stato inaugurato oggi sulla ciclabile della Valsugana, alla presenza, oltre che dell’assessore Spinelli e dei responsabili del Sova, delle autorità locali. All’estremità orientale della pista che collega Pergine a Bassano, la struttura coniuga richiama nelle immagini la ciclabile lungo il Lago di Caldonazzo e una installazione di ArteSella.
Il Bibox è costituito da una intelaiatura in acciaio zincato e rivestito in larice. Le opere specialistiche sono state realizzate mediante cottimo fiduciario mentre la parte lignea e le finiture esterne sono state realizzate dal SOVA.

Per il futuro l’intenzione è di dotare tutte le 11 piste di almeno un BiBox.

In margine alll’inaugurazione di stamani, l’assessore ha rivolto un pensiero alle le vittime del disastro di Marcinelle, avvenuto la mattina dell’8 agosto 1956 nella miniera di Bois du Cazier in Belgio. Nel disastro morirono 262 persone, di cui 136 emigrati italiani.