Incendi boschivi, in Toscana “solo” 200 roghi nel 2020. Mai così pochi

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Da gennaio al 14 agosto, in Toscana, ci sono stati circa 200 incendi boschivi, contro una media di 360 negli ultimi 5 anni. Le fiamme hanno percorso 150 ettari di superficie boscata, mentre la media dello stesso periodo degli anni dal 2015 al 2019 è di quasi di 900 ettari.
Un sistema efficiente

Altro dato rilevante come indicatore dell’efficienza del sistema regionale di prevenzione e lotta agli incendi è il fatto che nel 2020 in ciascun incendio forestale in Toscana sono andati persi in media 0,75 ettari, cioè la maggior parte degli incendi forestali è stato spenta prima che prendesse forza.
Gli incendi più grandi

Il pronto intervento delle squadre Aib (Anti incendi boschivi) della Regione Toscana è stato decisivo per limitare i danni. Soltanto 4 incendi nel corso dell’anno hanno superato l’estensione di cinque ettari: quello del 22 marzo nel Comune di Bagni di Lucca (LU), 6 ettari di superficie percorsa dalle fiamme; quello del 9 aprile nel Comune di Villa Basilica (LU), 8 ettari di superficie percorsa; quello del 25 luglio nel Comune di Orbetello (GR), 19,7 ettari di superficie percorsa; quello del 4 agosto nel Comune di Civitella Paganico (GR), 50 ettari di superficie percorsa. Sono ancora in corso le operazioni di messa in sicurezza dell’area.
L’attività dell’Aib

Ad oggi l’organizzazione regionale Aib è intervenuta a supporto dei vigili del fuoco nello spegnimento di circa 233 incendi di vegetazione, sui quali i vigili hanno competenza diretta. L’organizzazione regionale, che garantisce il servizio antincendi boschivi per tutto l’arco dell’anno, conta 10 elicotteri regionali, 600 mezzi operativi, 500 operai forestali, 4.150 volontari, 38 gruppi di Addetti uso fuoco, 13 analisti, 65 logisti, 196 responsabili di gruppo, 177 direttori operazioni e 7 coordinatori.

La movimentazione delle squadre di intervento avviene in base alla previsione del rischio di innesco e propagazione di incendio ed è realizzata in collaborazione con il LaMMA grazie all’elaborazione quotidiana di un bollettino e di un’innovativa analisi meteo correlata con il comportamento degli incendi boschivi.
Addestrati più di 1.300 operatori l’anno
Il Monte Pisano modello italiano per le nuove politiche antincendio
I cittadini e tutte le istituzioni sono impegnati in prima persona per la difesa del suolo da possibili incendi futuri

L’allestimento delle strutture Aib è a carico della Regione Toscana, con il contributo delle Unioni di Comuni, dei Comuni e, tramite convenzioni, del volontariato antincendi boschivi (Cvt e Cri), dei vigili del duoco e dei Carabinieri forestali.

Per svolgere in sicurezza le operazioni Aib e mantenere il livello professionale degli operatori la Regione Toscana gestisce il Centro regionale di addestramento Aib “La Pineta”, a Monticiano (Siena), dove annualmente sono addestrati circa 1.300 operatori l’anno.
Rischio incendi ancora alto

Al momento in Toscana il rischio incendi è elevato e il livello dei servizi operativi viene mantenuto in massima allerta. Si ricorda il divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali, in vigore almeno fino al prossimo 31 agosto (salvo proroghe). È inoltre vietata qualsiasi accensione di fuoco in bosco, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze all’interno delle aree attrezzate.

Nonostante questi divieti, nei giorni scorsi sono stati registrati numerosi abbruciamenti. È dunque necessaria una maggiore collaborazione ed un maggiore rispetto delle regole per scongiurare il rischio di nuovi incendi. I cittadini sono invitati a segnalare tempestivamente eventuali focolai al numero verde della Sala operativa regionale Soup (800 425 425) o al 115 dei vigili del fuoco.
A Piombino l’ultimo incendio

L’ultimo incendio boschivo, divampato nel primo pomeriggio di domenica in località Monte Mazzano, ha distrutto circa cinque ettari di vegetazione alle spalle di Piombino (Livorno). L’incendio è stato estinto e sono in corso le operazioni di bonifica. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, l’elicottero Drago, un Canadair e tre elicotteri antincendio regionali.

A terra, oltre la squadra dei vigili del fuoco, sono intervenute la squadra di operai forestali della Comunità Montana Colline Metallifere e dieci squadre di volontari Aib. Per accertare le cause del rogo e per le successive indagini sono invece intervenuti i carabinieri forestali.