Incidenti, solo a gennaio 14 ciclisti deceduti

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BICICLETTA
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Dall’1 al 31 gennaio a perdere la vita sulle strade italiane sono stati 14 ciclisti, tredici uomini e una donna, undici italiani e tre stranieri: in aumento rispetto al 2019 quando i morti erano stati 10 e al 2018 quando erano stati 12. A fornire il drammatico dato e’ l'”Osservatorio ciclisti”, il nuovo Osservatorio Asaps curati dall’Associazione amici e sostenitori polizia stradale. “L’emergenza ‘coronavirus – sottolineano i responsabili dell’Osservatorio – e l’introduzione delle limitazioni alla mobilità non hanno avuto particolare effetti sui ciclisti, e anche per questa utenza debole permangono gravissimi comportamenti come quello della pirateria stradale”. Due gli episodi con fuga degli autori del sinistro e vittime lasciate sull’asfalto: ad Agerola, nel Napoletano, ha perso la vita una donna di 37 anni, la più giovane vittima del mese, a Medicina (Bologna) è rimasto ucciso un 93enne. Dei 14 ciclisti morti a gennaio, ben 8 sono gli ultra 60enni a conferma che “le persone piu’ anziane sono quelle piu’ a rischio anche sulle due ruote come per i pedoni”. Si tratta di dati raccolti tra i referenti di Asaps sul territorio nazionale e dai mass-media, ovviamente parziali (anche se indicativi), in quanto quelli che verranno poi ufficializzati da Aci-Istat terranno conto dei decessi avvenuti entro 30 giorni dall’incidente. Analizzando le regioni dove sono avvenuti gli incidenti piu’ gravi, emerge che in Emilia Romagna (regione a forte vocazione per le due ruote), sono avvenuti 5 sinistri mortali, in Piemonte 2 e in Lombardia 2. Si sono registrati tre sinistri mortali con mezzi elettrici una bicicletta, un triciclo elettrico e un deambulatore elettrico. I veicoli investitori sono 9 auto e 4 autocarri, in un caso i rilievi indicano una fuoriuscita autonoma. “Il nuovo Osservatorio Ciclisti vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su questa particolare utenza della strada – spiega Giordano Biserni, presidente Asaps – anche alla luce di un maggior utilizzo delle biciclette da parte dei cittadini a seguito della pandemia, velocipedi anche a pedalata assistita ed elettrici. Ci preoccupa il fenomeno dei pirati della strada, che non scompare nonostante l’inasprimento delle pene, e ci preoccupa l’età media dei deceduti, con 8 vittime su 14 con una età superiore ai 60 anni.