Indipendence Day, Trump: “Vogliono cancellare la nostra storia e i nostri valori”

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Il presidente Trump ha ribadito l’intenzione di attuare una politica di tolleranza zero nei confronti dei vandali di monumenti della storia nazionale.

A dispetto dell’emergenza Covid-19 ieri, di fronte al simbolico Monte Rushmore, un complesso scultoreo nella roccia situato nel Dakota del Sud, sul massiccio montuoso delle Black Hills, formato da enormi blocchi granitici raffiguranti i volti di quattro famosi presidenti americani, si è tenuto l’evento del pre-Independence Day.

Ben 7500 le persone che hanno acquistato il biglietto per poter partecipare alla prestigiosa kermesse, durante la quale peraltro non è stato reso obbligatorio l’uso della mascherina né il distanziamento sociale.

Il momento clou dell’evento è stato senza dubbio il discorso tenuto dal presidente Donald Trump, il quale si è scagliato contro i democratici e coloro che vogliono “cancellare la storia degli Stati Uniti, smantellare il Monte Rushmore e dividere il Paese”.

Il numero uno della Casa Bianca ha condannato senza appello il movimento “cancel culture” e la sua forma di boicottaggio che mira ad annullare il sostegno a prodotti e celebrità considerate negative.

No al razzismo, neanche al contrario

Dal palco Trump ha definito le dimostrazioni per l’eguaglianza razziale “una campagna impietosa per spazzare via la nostra storia, diffamare i nostri eroi, cancellare i nostri valori e indottrinare i nostri figli”.

Il presidente degli Stati Uniti ci ha poi tenuto a sottolineare il proprio no al razzismo, di qualunque genere, anche “al contrario”.
Nessuno tocchi il Monte Rushmore

In chiusura, Trump ha assicurato ai propri sostenitori che l’integrità del Monte Rushmore, luogo iconico della tradizione nazionale americana, sarà difeso ad ogni costo:

“Il Memorial del Monte Rushmore non sarà mai smantellato, resterà per sempre un tributo ai nostri eroi, ai nostri padri fondatori”.

Proprio in questo senso, il capo di stato USA ha assicurato che tutti coloro che si renderanno protagonisti di atti di vandalismo nei confronti di monumenti della storia nazionale saranno passibili di pene fino a 10 anni di reclusione, come previsto da un ordine esecutivo recentemente firmato da lui stesso firmato.