Infodifesa: «La strage silenziosa: un altro uomo in divisa si è tolto la vita. E nessuno ne parla»

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Ancora un altro poliziotto suicida. Ne dà notizia il sito Infodifesa in un duro articolo. «Apprendiamo in anteprima che ieri a La Spezia un poliziotto della Questura si è tolto la vita all’interno della Caserma Salotti. Non si conosce, al momento, la causa del gesto. I suicidi si susseguono con una cadenza impressionante. Una strage trasversale che interessa uomini e donne di tutte le realtà del comparto sicurezza e delle forze armate. Il 2019 è stato un anno devastante per le Forze Armate e di Polizia con 69 suicidi».
Infodifesa, cinque vittime già nel 2020

Dall’inizio del 2020 sono già cinque le vittime. Si legge ancora su Infodifesa che tutto ciò avviene «nel silenzio dei media, continua la strage silenziosa degli appartenenti alle forze di polizia. Numeri che stracciano ogni statistica e che dovrebbero far capire che il problema non è solo di natura familiare o economico, è un malessere più profondo e inascoltato».

Infodifesa: «Lo Stato è sordo ed egoista»

Scrive Infodifesa: «Le ragioni sono state tante, ma la soluzione è stata unica e forte verso uno Stato sordo, assente, egoista e poco incline all’ascolto. 69 Uomini, padri, figli, fratelli che hanno avuto il coraggio di morire ma non di urlare per paura di repressioni, trasferimenti o demansionamenti. 69 uomini che dobbiamo ricordare come vittime innocenti e che oggi richiamano la nostra rabbia. Sono già 5 le vittime e il 2020 è iniziato da pochi giorni. Dove sono i vertici? Dove sono i politici, le commissioni, i sindacalisti e gli slogan? Quanti ancora ne dovremmo contare, quanti altri piangere? Gli psicologi civili bussano alle porte dello Stato per offrire il loro supporto ma lo Stato gira la testa dall’altra parte e decide di lavare in casa i panni sporchi… Sporchi di sangue raggrumito».
«Ricorderemo sempre chi non ce l’ha fatta»

E infine, l’articolo conclude: «Noi di Infodifesa ricorderemo ora e sempre chi non ce l’ha fatta e soprattutto saremo sempre pronti a presentare il conto a chi lucida le mostrine sulla propria giacca ma non quelle sulla propria coscienza».