Infortuni mortali, Cgil, Cisl, Uil: in Lombardia +61% rispetto al 2018

0
60
Inaugurata la terza edizione della biennale che animerà Rovereto fino a domenica 12 maggio ARTINGEGNA: TRE GIORNI PER TOCCARE CON MANO L’ARTIGIANATO DI QUALITÀ E' partita Artingegna, la mostra biennale dedicata all’artigianato trentino di eccellenza che animerà il centro storico di Rovereto fino a domenica 12 maggio. Nella foto: Apertura stand e percorso mostre. - caschetti - caschi lavoro Foto. Romano Magrone - Archivio ufficio stampa Pat Rovereto, 10 maggio 2012 c1262

2019 anno nero della sicurezza sul lavoro. Oggi il presidio a Palazzo Lombardia

I sindacati chiedono di convocare subito la cabina di regia per la sicurezza sul lavoro

Milano – Infortuni mortali in aumento del 61% in Lombardia, confrontando solo i dati del registro Ats 2019 con quelli dello scorso anno. Ad oggi, infatti, sono ben 58 i lavoratori vittime di incidenti, contro i 35 dell’anno scorso. Ciò significa, hanno sottolineato Cgil, Cisl e Uil Lombardia nel corso del presidio organizzato questa mattina sotto Palazzo Lombardia, che in questo settembre è stato già superato il drammatico dato dell’anno scorso (53 infortuni mortali a dicembre). E che il 2019 sarà un anno nero per la sicurezza sul lavoro.
“Prima di tutto la sicurezza sul lavoro!” lo slogan del presidio di questa mattina, che ha visto la partecipazione di delegati aziendali e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza arrivati da tutta la Lombardia.
Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Regione di convocare al più presto la “cabina di regia” per concretizzare gli impegni condivisi nell’incontro della settimana scorsa con il presidente Fontana e gli assessori Gallera e Rizzoli.

In particolare, i sindacati chiedono di:
– rafforzare i servizi ispettivi e il piano straordinario dei controlli, attraverso l’incremento del personale e la copertura al 100% del turn-over della dirigenza e dei tecnici e assistenti sanitari;
– rinnovare il Piano salute e sicurezza 2019-2023, che dovrà<x-apple-data-detectors://3>rappresentare un salto di qualità nelle politiche di prevenzione e di tutela della salute nel lavoro;
– aggiornare il piano regionale amianto, per affrontare il problema delle bonifiche, dello smaltimento e della sorveglianza sanitaria.

Per Massimo Balzarini della segreteria regionale Cgil Lombardia, “il rispetto della dignità del lavoro e la tutela di lavoratrici e lavoratori devono essere una priorità per tutti, istituzioni sia nazionali che regionali, per i datori di lavoro e per le loro azioni di rappresentanza, perché la competitività della regione e del paese sono possibili solo tutelando chi lavora. Urgente il rafforzamento dei controlli e dei servizi ispettivi e la formazione effettiva ed efficace per tutti i soggetti coinvolti. E’ necessario rivendicare la cultura della sicurezza”.

Il segretario regionale Cisl Lombardia, Pierluigi Rancati, sottolinea che “obiettivo prioritario deve essere il rafforzamento dei servizi ispettivi, sia dal punto di vista degli organici che dell’organizzazione. E’ necessario quindi che questo intervento sia seguito attraverso un tavolo di monitoraggio e lavoro costituito presso la direzione generale Welfare, con il coinvolgimento dei sindacati, delle direzioni Ats e dei Dipartimenti di Prevenzione”.

Vincenzo Cesare segretario regionale Uil all’ambiente e sicurezza specifica come ”davanti a questa vera e propria emergenza per la sicurezza sul lavoro diventa urgente e indispensabile utilizzare le risorse derivanti dalle sanzioni comminate per le infrazioni e assumere nuovo personale ispettivo. Abbiamo altresì condiviso con la Regione di avvisare un’azione congiunta per chiedere al ministero lo sblocco delle assunzioni a tempo indeterminato nell’ambito degli organi ispettivi”.

Angela Amarante