Ingressi illegali in Friuli Venezia Giulia, grande sforzo per contrastare i trafficanti

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Da gennaio a luglio 2020 sono aumentati gli ingressi illegali in Friuli Venezia Giulia di migranti provenienti dalla rotta balcanica. L’8% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Il dato è stato evidenziato dal prefetto di Trieste Valerio Valenti in un’intervista al “Messaggero Veneto”.

Per fronteggiare il fenomeno, arriveranno nei prossimi giorni 50 militari. A loro il compito di controllare i confini per contenere l’immigrazione. Si andranno ad aggiungere ai 130 soldati presenti a Trieste e 80 a Gorizia.

«Se il migrante clandestino viene rintracciato entro 10 chilometri dall’ingresso nel territorio italiano – ricorda il prefetto – è possibile la riammissione in Slovenia».

Ciò che complica la situazione – evidenzia il prefetto Valenti – non è il dato in aumento degli arrivi, ma il rischio della diffusione del contagio da Covid19. «E’ l’aspetto che complica la gestione dell’accoglienza. Bisogna utilizzare strutture che non possono essere promiscue, dedicate in modo specifico alla quarantena».

Fondamentale presidiare i confini e contrastare l’attività dei trafficanti che, di volta in volta, decidono le varie rotte. «Non è un fenomeno che si evolve in maniera autonoma – ha concluso il prefetto -, ma governato da chi incassa i soldi».