INNOCENTE FOGLIO, VOCE NOBILE

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Il poeta Innocente Foglio, torinese di Borgo San Paolo, ma nato a Bagolino nella Val Sabbia (BS) nel 1951, è sicuramente una delle voci più nobili della letteratura contemporanea nel territorio.

Il pubblico delle grandi occasioni lo ha atteso e applaudito questa sera alla Libreria Feltrinelli di Piazza CLN, a Torino, per la presentazione della sua ultima silloge poetica “Ho bisogne di te”, Echos Edizioni, che raccoglie alcune sue poesie già pubblicate e soprattutto numerosi componimenti inediti, di grande fascino.

Colpito dalla poliomielite in età infantile, Foglio afferma:
“La poesia non è un farmaco, e neppure una terapia per recuperare la mobilità, ma indubbiamente mi ha aiutato a superare montagne”.

Una metafora che dice molto del carattere inarrendevole del poeta, che dell’umiltà ha fatto il suo credo:
“Ha volte leggo cose e mi dico: perchè certe cose non le ho scritte io?”.

“La poesia si può trovare ovunque e in molte cose: – continua Innocente Foglio – la puoi scoprire ammirando i pannelli scolpiti di un portone, oppure nell’osservare una madonnina su un capitello, o la puoi trovare nello sguardo di una mamma che accarezza un bambino. La puoi scoprire nel piacere di parlare con qualcuno, fino ad allora sconosciuto, che è seduto su una panchina accanto a te”.

Foglio ha saputo portare la poesia negli ospedali, nelle carceri, nelle scuole, nelle piazze, ottenendo plausi ovunque. “La mia – sostiene il Poeta – è una poesia crepuscolare, senza rima: non vincerà mai nessun premio Nobel, ma so che sa trasmettere emozioni”.

Alla presentazione del suo nuovo libro,c’era anche Claudio Sala, il poeta del gol, uomo simbolo dello scudetto granata conquistato nel 1976. La sua presenza non è un caso: “La poesia – fa notare Innocente Foglio – la si può trovare anche in un dribbling”.

Davvero un bell’incontro con un poeta d’eccezione, che è anche, e soprattutto, un uomo speciale, che ci fa capire come la poesia sia viva, se la si sa scoprire, e quanto sia bello respirarne il profumo.

(Uff. Stampa Monginevro Cultura | 15 gennaio 2020)