INPS nuovamente condannata a causa di un operaio esposto ad amianto

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INPS condannata al risarcimento contributivo per esposizione ad amianto presso la “Nuova Commerciale Imballaggi S.p.A.” di Aprilia

Il Tribunale di Latina. Giudice Dott. Umberto Maria Costume, ha riconosciuto l’esposizione qualificata ad amianto di un altro lavoratore (T.L.) della Impress S.p.A., divenuta poi Nuova Commerciale Imballaggi di Aprilia S.p.A., impresa che si occupa di progettazione e costruzione di prodotti di imballaggio industriale.

Come accertato da tecnici nominati dall’Autorità Giudiziaria, all’interno dello stabilimento, l’amianto è stato utilizzato per la coibentazione e l’isolamento termico di strutture ed impianti e macchine operanti a temperature elevate.

Ci troviamo dinanzi all’ennesimo caso di riconoscimento di esposizione qualificata ad amianto che conferma le precedenti pronunce di accertamento e riconoscimento della presenza di amianto presso il sito della Ardagh Metal Packaging Italy S.p.A. (già Impress Metal Packaging Capolo S.p.A., Impress S.p.A., Cebal Italia S.p.A. e La Nuova Commerciale Imballaggi S.p.A.).

T.L. è difeso dall’Avv. Ezio Bonanni, il quale, oltre ad essere componente della Commissione Nazionale Amianto, istituita dal Ministero dell’Ambiente, è altresì il Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che, in più occasioni, ha reso pubblici i dati sulla condizione di rischio amianto in provincia di Latina, invocando l’intervento delle pubbliche istituzioni, a tutti i livelli, per le bonifiche e messa in sicurezza dei siti, tra i quali edifici pubblici e stabilimenti, la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad amianto, e il riconoscimento dei diritti.

L’ONA ha diverse strutture operative, dalla sede provinciale ubicata in Latina, Via Cairoli n. 10, all’ambulatorio medico legale in Cisterna di Latina, diretto dal Dott. Arturo Cianciosi, per l’assistenza sanitaria gratuita, e con collaborazione del Prof. Luciano Mutti, oncologo di fama internazionale, e lo sportello amianto, anche on-line.
Tutti i cittadini possono rivolgersi all’associazione attraverso il numero verde 800 034 294

Il lavoratore in questione è risultato esposto a fibre e polveri di amianto oltre la soglia delle 100 ff/ll, per una media giornaliera di 8 ore lavorative, per un periodo ultradecennale, durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, con mansione di: conduttore di macchine, addetto alle presse, addetto alle chiavette durante la lavorazione del filo zincato ed addetto alla ceratrice, e incaricato della spruzzatura di paraffina sui fogli di alluminio e di banda stagnata.

“La pronuncia del Tribunale di Latina è coerente con le precedenti decisioni di condanna dell’INPS all’accredito delle maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto, con prepensionamento, e aumento della pensione per quei lavoratori che hanno lavorato in siti contaminati da amianto. L’azione dell’Osservatorio Nazionale Amianto prosegue in provincia di Latina per ottenere il riconoscimento e la tutela di tutti i diritti dei lavoratori esposti alla fibra killer sia nei confronti dell’INPS, che dell’INAIL, in caso di malattia professionale“, dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, difensore del lavoratore.