INTERVISTA A TANANAI

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1- “piccoli boati” come mai questa scelta ossimorica per il titolo dell’ep?

Il titolo nasce da una chiamata con la mia manager. Le avevo appena mandato la bozza di un brano, era sera tardi e lei si era svegliata per rispondermi: parlando del pezzo aveva definito i suoni del vocoder come “piccoli boati”. Mi sono innamorato subito di questa definizione, aveva un qualcosa di dolce e allo stesso tempo potente. È la combinazione di due figure retoriche che definiscono una impossibilità di comunicazione, un errore, perché l’ossimoro simboleggia qualcosa di paradossale (e il paradosso per definizione non ha senso) e la sinestesia accosta campi di sensibilità che normalmente non dovrebbero avere alcun punto in comune. Mi piace pensare che la mia musica sia così: incoerente e per questo vera, a tratti forse banale ma per questo con una sua profondità.

2- Raccontaci i brani dell’ep in breve

I brani dell’ep parlano in maniera molto semplice delle fasi di una relazione: l’innamoramento iniziale e la sua nascita, la crescita e infine la morte del sentimento. Alla fine il ciclo ricomincia, vivo sempre pensando che l’ultimo step non esista.

3- C’è una canzone tra le sei a cui sei più legato? Se sì, come mai?

Saturnalia: è l’ultima che ho scritto. Forse ci sono legato particolarmente perchè è la più attuale e parla del momento che sto vivendo adesso.

4- “Piccoli Boati” è un ep che tratta l’amore e tutte le difficoltà che caratterizzano la fine di una relazione: ti definiresti una persona che soffre molto per amore?

Credo che il fatto di mettere in musica quello che mi passa per la mente abbia un potere terapeutico in grado di aiutarmi molto. Soffro come chiunque ma credo che scrivendo il dolore si trasformi prendendo una forma diversa… utile, se vogliamo.

5- Qual’è il processo creativo che porta alla nascita di una canzone di Tananai?

Scrivo soltanto quando ne sento davvero la necessità. Probabilmente esercitandomi nella scrittura ogni giorno raggiungerei uno stile più ricercato, più efficace, ma non è quello che voglio. Almeno per quanto riguarda questo ep, ho voluto mantenere la genuinità delle sensazioni scaturite da determinate esperienze.