Dove spesso vengono immigrati regolari che sono i primi a chiedere regole che li tutelino.
La risposta all’immigrazione irregolare non può essere né l’accoglienza diffusa né l’accoglienza per chi non ne ha i requisiti”.
È nell’interesse dei tanti immigrati regolari che hanno lavoro e famiglia nei nostri territori – e che sono nostre sorelle e nostri fratelli – porre delle regole all’immigrazione e governare i flussi.
Non è con il caos che si può pensare di gestire un fenomeno complesso come l’immigrazione. E non è nemmeno inducendo le persone a rischiare la vita in mare che si tutela la sicurezza dei migranti.
Coerentemente con queste premesse, al governo del Paese abbiamo appoggiato l’iniziativa dei corridoi umanitari, per dare le massime tutele a chi realmente scappa dalle guerre, in primis donne e bambini, evitando il ritorno dell’ecatombe nel Mediterraneo.
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