Istat: inflazione a due velocità

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L’Istituto nazionale di statistica ha stimato che nel Belpaese ad aprile l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, sia aumentato dello 0,2% rispetto ai trenta giorni precedenti e dell’1,1% su base annua (era +1,0% a marzo), confermando la stima preliminare. Una piccola accelerazione dell’inflazione è dovuta principalmente alla dinamica dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +0,5% a +2,8%), ricreativi, culturali, per quelli della cura della persona (da +0,9% a +1,6%) e dei beni energetici non regolamentati (da +3,3% a +3,7%).

A contenere queste accelerazioni sono il netto rallentamento dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da +7,8% a +4,3%) cui si aggiunge quello più contenuto dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +1,9% a +1,0%) e lavorati (da +0,7% a -0,1%). L’“inflazione di fondo”, al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è cresciuta lievemente passando da +0,4% a +0,6%. L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto per lo più ai prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,5%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,7%) nonchè dei beni energetici non regolamentati (+1,4%). Queste spinte bilanciano solo in parte il calo marcato dei prezzi degli energetici regolamentati (-8,5%), quello più contenuto dei beni alimentari non lavorati (-0,9%) e dei servizi relativi alle comunicazioni (-2,2%).

L’inflazione decelera per i beni (da +1,3% a +0,9%), mentre accelera per i servizi (da +0,7% a +1,3%); il differenziale inflazionistico diventa quindi positivo e pari a +0,4 punti percentuali (da -0,6 di marzo). Per i prodotti di largo consumo si attenuano le tensioni sui prezzi: decelerano sia quelli dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +1,1% a +0,3%), sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +1,5% a +1,1%). L’indice armonizzato dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,5% su base mensile e dell’1,1% in termini tendenziali (stabile rispetto al mese precedente). La stima preliminare era +1,2%. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,9% rispetto ad aprile dello scorso anno.