ISTAT: SALE REDDITO PROCAPITE MA SI ERODE PATRIMONIO

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CODACONS: REGIONI DEL SUD SI CONFERMANO LE PIU’ POVERE DEL PAESE. NEL
MEZZOGIORNO REDDITO INFERIORE DEL 60% RISPETTO AL NORD ITALIA

AUMENTA IN MODO ALLARMANTE DIVARIO TRA NORD E SUD ITALIA

Se da un lato il reddito medio procapite degli italiani è tornato a salire
tra il 2014 e il 2016, dall’altro si confermano le differenze abissali sul
fronte della ricchezza tra Nord e Sud Italia. Lo afferma il Codacons,
commentando i dati diffusi oggi dall’Istat e relativi agli indicatori del
Benessere equo e sostenibile dei territori.

“I dati Istat dimostrano come l’Italia sia spezzata in due sul fronte del
reddito e del patrimonio, con la forbice tra Nord e Sud che continua
pericolosamente ad allargarsi – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il
reddito medio disponibile procapite del Mezzogiorno è infatti inferiore del
60% rispetto a quello del Nord Italia, con una differenza pari a circa 8.000
euro. Chi vive a Crotone o a Vibo Valentia registra un reddito di circa
11.000 euro, contro una media di 26.700 euro dei milanesi. La situazione non
va meglio se si analizzano i dati sul patrimonio procapite, che al Sud
risulta pari a meno della metà della media nazionale”.

“Si tratta di un divario allarmante che invece di ridursi aumenta, a tutto
danno delle famiglie del Sud che continuano a patire condizioni economiche
sfavorevoli e a sentire il peso della povertà, la cui incidenza non a caso è
assai più elevata nel Mezzogiorno” – conclude il presidente Codacons.