ITALIA MAGLIA NERA D’EUROPA PER IL PART TIME INVOLONTARIO

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Secondo l’ultimo rapporto Eurostat solo la Grecia ha una crescita del part time involontario superiore. In 10 anni c’è stato un salto del 107,8%. A pagare di più, come al solito sono le donne: 6 su 10 non lavorano a tempo pieno e sul totale delle occupate il 19,5% è in regime di part time involontario. La prima ricaduta di questa situazione la vediamo direttamente in busta paga ed influisce inoltre sul carico del lavoro domestico. Senza dimenticare la tipologia dei contratti, spesso precari.

Vogliamo liberare i tempi di vita per tutti diminuendo l’orario di lavoro, consentendo anche agli uomini di partecipare maggiormente nella vita familiare, contemporaneamente assicurare a tutti contratti stabili e un salario buono attraverso l’introduzione per legge di un minimo calcolato su base mensile.

Basta precarietà vogliamo redistribuzione della ricchezza!