ITALIA, PAESE DELL’ACCOGLIENZA

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RICETTIVITÀ TURISTICA

b and b e locazioni turistiche

L’Italia in tutto il mondo è conosciuta come la patria dell’accoglienza e dell’ospitalità, un valore importantissimo che ci deve ancora contraddistinguere in tanti settori, anche nella ricettività turistica.

“OTA, piattaforme, portali, siti di destinazione, sono molte le formule per trovare alloggio durante le vacanze, l’importante è mettere al primo posto sempre la tutela del turista, ma anche degli operatori turistici in regola” esordisce Claudia Baldin, responsabile Assoturismo Confesercenti Padova e Vicenza.

La ricettività turistica in Veneto propone infatti una variegata offerta adatta veramente a tutti i gusti del turista italiano e straniero.
Ne troviamo di tipo classificato: ricettive alberghiere, complementari, all’aperto e in ambienti naturali. Ma anche non classificato come le locazioni turistiche, che devono comunque dare alla regione comunicazione della loro attività.
Inoltre tutti devono comunicare i dati di arrivi e presenze per fini statistici, pagare l’imposta di soggiorno se il comune dove si trovano lo prevede e comunicare alla questura i dati degli ospiti.

PER QUANTO RIGUARDA I B AND B e LE LOCAZIONI TURISTICHE

“Siamo ormai in dirittura d’arrivo per la comunicazione del regolamento regionale con il quale sarà introdotto finalmente il codice identificativo per le attività di locazione turistica, peraltro previsto anche nelle intenzioni del ministero a livello nazionale, che consentirà di agevolare i controlli su questo tipo di attività non classificata e per tanto più soggetta ad alimentare il fenomeno dell’abusivismo e della concorrenza sleale” prosegue la Baldin. “Questo codice è una giusta risposta anche agli appelli degli operatori turistici, in primis di quelli che operano in attività di B and B o delle altre strutture ricettive classificate, troppo spesso ultimamente apostrofati con l’epiteto i furbetti dei B and B”.

“La denominazione B and B ormai si trova davanti ad attività di ricettività di ogni tipo, “interviene Valeria Zampieri, titolare della struttura “Al fiume Piovego” e portavoce dei titolari di strutture ricettive extralberghiere e Locazioni Turistiche afferenti a Confesercenti del Veneto Centrale. “Mentre ricordiamo che questa tipologia è riferita ad un immobile che abbia una destinazione edilizia abitativa, che abbia da 1 a tre camere, il titolare vi deve risiedere, ed è incluso il servizio di prima colazione offerto in prima persona dal titolare o da un suo familiare. Nelle nostre strutture classificate vengono effettuati controlli, a volte di mattina prestissimo per verificare se il titolare risieda effettivamente negli immobili e sia stata effettuata correttamente la registrazione in questura. E’ giusto che chi ha deciso di praticare un’attività di ospitalità prettamente turistica, seppure in forme diverse, sia soggetto ad alcune regole comuni per garantire una concorrenza leale”.

La recente crisi economica spinge molti a tentare di racimolare qualcosa di extra, ma si arriva poi sempre agli estremi. “Ai miei colleghi arrivano domande se si possano locare dei garage, o degli uffici” prosegue la Baldin, mentre gli immobili locati devono essere a destinazione residenziale (finalità abitative).

“Adesso ci sono termini molto usati come host, local host, ma in fondo è sempre la persona il fattore importante in questa ricettività: nelle nostre attività cerchiamo da sempre di fornire informazioni aggiornate sulle attività del territorio, sulle possibilità di migliorare dunque il soggiorno” continua la titolare del Fiume Piovego “Abbiamo iniziato una collaborazione con Confesercenti Padova proprio per essere più legati al territorio in cui lavoriamo, accogliendo anche proposte formative per migliorare la qualità della nostra offerta”.

L’ ospitalità turistica extra alberghiera sta aumentando anche in Veneto, sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta. “Non ci si può sempre improvvisare nel turismo. L’accoglienza, la ricettività, di qualsiasi forma consentita, dovrebbe essere soggetta a formazione ed aggiornamenti costanti” prosegue la Baldin.

“Come Assoturismo stiamo lavorando in molte destinazioni turistiche che si stanno organizzando per questo fenomeno. Infatti se da un lato è necessario garantire l’aspetto della qualità e sicurezza del soggiorno, dall’altro è necessario anche porsi il problema delle aree di città che si stanno svuotando di residenti per dar spazio alla ricettività turistica, creando anche un cambiamento nel tessuto commerciale. Senza contare che senza residenti manca il genius loci della destinazione.” conclude.