IV Comm: maltempo, audizione assessori su gestione post emergenza

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Trieste – CMC – Al quadro fornito dagli assessori regionali Riccardi, Zannier e Scoccimarro sulla gestione post emergenza, legata agli eventi meteorologici che hanno colpito il Friuli Venezia Giulia nell’ottobre del 2018, è seguito un ampio dibattito in IV Commissione consiliare, riunita per conoscere dati legati all’entità dei danni registrati, impiego di risorse e cronoprogramma degli interventi, e allargata, per l’occasione, ai componenti della II Commissione.

Viva l’attenzione dei consiglieri su specifiche criticità come la situazione del lago di Barcis e gli interventi attesi in Val Settimana, Valcellina e Val Cimoliana sulle quali Nicola Conficoni e Sergio Bolzonello (Pd) ed Emanuele Zanon (Progetto FVG/Ar) hanno chiesto dettagli e tempi legati alle operazioni di ripristino.

Cristian Sergo (M5S) si è soffermato sui danni registrati dai privati, auspicando che il bando recentemente prorogato dalla Regione soddisfi il numero di domande pervenute, e sulla viabilità, registrando il fatto che ancora molte strade, soprattutto in montagna non siano percorribili. Mariagrazia Santoro (Pd) ha posto l’attenzione sulle squadre regionali di manutenzione e sul loro eventuale rafforzamento, invitando poi a una riflessione progettuale complessiva delle ceppaie danneggiate, che necessitano di ripristino nel rispetto e nella tutela di un ecosistema complessivo.

Furio Honsell (Open Sinistra FVG) e Tiziano Centis (Cittadini) hanno chiesto quale strategia si intenda mettere in campo per fronteggiare fenomeni come quello dell’ottobre scorso che, visti i mutamenti climatici in atto, sono destinati a ripetersi in futuro con sempre maggiore frequenza. Il Friuli Venezia Giulia – è stato osservato – è un territorio che necessità di interventi di prevenzione costanti nel tempo.

In termini di riflessioni strategiche, Bolzonello ha rimarcato l’assenza del presidente Fedriga in Commissione, condizione che di fatto ha limitato la possibilità di compiere una serie di ragionamenti di prospettiva, propedeutici anche a partite di natura economica, legate ad esempio all’avvio di filiere guidate in maniera intersettoriale.

Generale il plauso per l’enorme sforzo compiuto dalla struttura regionale, sistema della Protezione Civile e volontari per fronteggiare e gestire la fase post alluvione e al modello adottato che ha affidato ai Comuni un ruolo di primo piano nelle procedure di ricostruzione, condizione che ha evidenziato, secondo Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia) e anche per Zanon, come il presidio dei Comuni sia ancora molto importante per la gestione del territorio. Un modello che, testato in questa occasione, può con ogni probabilità funzionare anche in contesti diversi.