Joint venture di Gianfranco Torriero

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(Vice Direttore Generale ABI)

Tratto da “ Lessico Finanziario “ di Beppe Ghisolfi – ARAGNO Editore

Nello svolgimento dell’attività imprenditoriale, la realizzazione di un progetto può prevedere diverse modalità o forme di attuazione. In particolare, quando due o più imprese definiscono un accordo per realizzare un progetto in comune, questo è definito joint venture.
L’accordo può riguardare sia aspetti più strettamente industriali (ad esempio, la costruzione e la messa a disposizione di parti di prodotto utilizzabili dalle due imprese, per sfruttare le economie di scala, o per effettuare innovativi investimenti che necessitano di elevate risorse finanziarie o complesse competenze) sia aspetti commerciali (come la costruzione di una rete di vendita in comune, come avviene soprattutto in caso di internazionalizzazione delle attività). L’obiettivo è sempre quello metter a fattor comune conoscenze e risorse per realizzare il progetto condiviso.

La joint venture può assumere la forma di pura gestione contrattuale dell’iniziativa oppure può essere funzionale a regolamentare l’attività svolta dalla società controllata dalle imprese che partecipano alla joint venture. La joint venture può essere un prodomo di un accordo strategico di più ampio respiro che può portare anche ad una successiva integrazione tra le imprese coinvolte. Tuttavia, non è infrequente che tali accordi, data la loro complessità, possano non concludersi positivamente.