Kobe Bryant, la leggenda del basket tra killer instinct e umanità

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Immortale Black Mamba Bandiera dei Lakers, Kobe Bryant era un campione così grande da diventare di tutti. Tifosi, compagni, avversari. Ma non è sempre stato così. Una foto meravigliosa della squadra cadetti delle Cantine Riunite dice che era anche un po’ italiano, Kobe, cresciuto a Reggio Emilia, dove giocava il padre all’inizio degli anni ’90. Joe Bryant era arrivato in Italia in sordina, a Rieti, ma aveva il talento di una prima scelta NBA e presto aveva conquistato un po’ tutti: spettacolare, a tratti irresistibile, anche 40 punti a partita (una volta ne fece 51). Se amavi il basket e la tua squadra giocava contro quella di Bryant, sapevi che il biglietto valeva il prezzo, ti saresti divertito. Da una provincia all’altra, Joe portò il suo estro a Pistoia e nel palazzetto, all’intervallo, un bambino magro, esile, tirava a canestro da ogni dove.