L’Europa svolta a “sinistra”, scrivono oggi tutti i giornali. Ursula Von der Leyen nel discorso sullo stato dell’Unione si impegna per un’Europa più giusta e più verde, per una politica diversa sull’immigrazione, per il lavoro e per la sanità per tutti, per la difesa dello stato di diritto e delle libertà democratiche contro i nemici interni e esterni, per una politica estera più unita e più forte.
Nemico di questa svolta è il gruppo di estrema destra Identità e Democrazia, composto dalla Lega di Matteo Salvini, dal Fronte Nazionale di Marine Le Pen e da Alternative fur Deutschland dei nazionalisti tedeschi.
A questo gruppo Ursula Von der Leyen ieri ha replicato:
“Secondo l’estrema destra, ci sono diversi tipi di esseri umani. Ci siamo noi e ci sono loro, gli altri. E gli altri devono essere affrontati con l’odio”.
Identità e Democrazia ha votato contro l’attuale Commissione Europa e anche contro i fondi europei per l’Italia. Per la paura di essere colti in contraddizione, Lega e Fratelli d’Italia si sono astenuti, ma non hanno certo cambiato le loro posizioni contrarie ad una maggiore integrazione europea e alle svolta ambientale, economica e sociale.
La europarlamentare Ceccardi candidata della destra alla presidenza della regione Toscana appartiene a Identità e Democrazia.
Non voglio neppure immaginare quale autorevolezza avrebbe e come sarebbe trattata dalla Commissione Europea una presidente apertamente euroscettica e nazionalista.
Cambiare guida politica non conviene davvero ai toscani.