LA BORSA CRESCE MA GUADAGNANO SOLO IN POCHI (I SOLITI)

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poverta
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Le borse italiane ed europee tornano a viaggiare ai ritmi pre-Covid facendo registrare il segno “+” dopo oltre di un anno di caduta libera e a gioirne saranno sempre i soliti.
Le reazioni da parte degli Stati e dei manager della finanza sono tutte entusiastiche e già iniziano a parlare di una nuova ripresa. La ripresa però non sarà per tutti, ma solamente per i grandi gruppi finanziari e industriali che da inizio pandemia fino ad oggi hanno continuato a lavorare e a fare ciò che hanno voluto per non perdere i loro profitti, i cittadini normali, la classe lavoratrice, non avrà nessun beneficio da questa notizia infatti, come dimostrano i dati, solamente in Italia si sono persi quasi UN MILIONE di posti di lavoro.
Mentre i due governi Conte e Draghi, in un anno di pandemia, non sono riusciti a tutelare nessuna classe di lavoratori, costringendo le persone a scendere in strada e protestare perché completamente abbandonate e senza prospettive per il futuro prossimo, si sono prodigati nel seguire alla lettera le istruzioni impartite da Confindustria e dall’Unione Europea, tutelando a pieno il lavoro e i guadagni delle grandi aziende, che da oggi ricominceranno ad avere profitti come nel periodo pre-covid.
Mentre la maggioranza della popolazione non sa come arrivare a fine mese, mentre i piccoli artigiani, commercianti, piccole P.Iva e autonomi sono stati costretti a chiudere le loro piccole attività e moltissimi lavoratori dipendenti e precari hanno perduto il lavoro vengono costantemente ignorati aumentando sensibilmente la povertà assoluta nel Paese, l’unione Europea e gli Stati membri festeggiano la notizia che i ricchi torneranno a guadagnare ancora di più e sempre di più, sulle spalle di tutti noi.

Partito Comunista