La Casa del cinema celebra i 120 anni dalla nascita di De Sica

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Con la mostra “Ieri, oggi e domani” la Casa del Cinema di Roma celebra i 120 anni dalla nascita (1 luglio 1901) di Vittorio De Sica

Curata da Giulio D’Ascenzo e Elisabetta Centore, l’esposizione – che verrà inaugurata il prossimo 7 giugno – ripercorre la carriera artistica, sia teatrale che cinematografica, di Vittorio De Sica attraverso locandine teatrali, manifesti, foto buste cinematografiche, immagini, riviste e brochure originali, coprendo un arco temporale che va dal 1923 al 1974, anno della sua scomparsa.  Vittorio De Sica esordisce in teatro nel 1923 nella Compagnia di Tatiana Pavlova, per poi passare nel 1927 nella compagnia di Luigi Almirante, Sergio Tofano e Giuditta Rissone che sposerà nel 1937 e da cui avrà la figlia Emi, recentemente scomparsa. Nel 1930 Guido Salvini lo chiama, insieme a numerosi altri attori, a far parte della Compagnia ZA BUM, mentre nel 1933 fonda una propria compagnia insieme a Giuditta Rissone e Sergio Tofano.

Sarà attivo in teatro fino al 1949. Nel 1932 con “Gli uomini, che mascalzoni” di Mario Camerini inizia la sua straordinaria attività di attore cinematografico che lo porterà insieme ad Amedeo Nazzari e Gino Cervi ad essere uno dei divi più amati dal grande pubblico. Con Camerini gira anche “Darò un milione” del 1935 e “Il signor Max” del 1937.

Nel 1940 il produttore Giuseppe Amato lo fa debuttare alla regia con “Rose scarlatte”, seguono “Maddalena zero in condotta” dello stesso anno, “Teresa Venerdì” del 1941 dove si rivela il talento di Anna Magnani, “Un garibaldino al convento” del 1942. Con “I bambini ci guardano” del 1943 inizia il sodalizio artistico con Cesare Zavattini che porterà alla nascita di numerosi capolavori come “Sciuscià” del 1946 e “Ladri di biciclette” del 1948, entrambi Premi Oscar come Miglior Film Straniero.

Ricordiamo inoltre “Miracolo a Milano” del 1951, “Umberto D” del 1952, “L’oro di Napoli” del 1954, “La ciociara” del 1960 dove conquista l’Oscar per la Migliore Attrice Sophia Loren, “Il boom” del 1963, “Matrimonio all’italiana” del 1964 (tratto da Filumena Marturano di Eduardo De Filippo), “I girasoli” del 1970, “Una breve vacanza” del 1973. De Sica vincerà altri due Oscar, uno per “Ieri, oggi e domani” del 1963 e l’altro per “Il giardino dei Finzi Contini” del 1972. –