LA CATTIVA PUBBLICITÀ

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Qualche giorno fa ho denunciato una festa non autorizzata, con un’appropriazione indebita di uno spazio pubblico da parte di una “famiglia”, una pratica illecita con tanto di fuochi d’artificio, banda e luminarie. Qualcuno adesso mi dice che avrei fatto “cattiva pubblicità” alla città di Bari.

No. Io non ho fatto cattiva pubblicità. Io ho fatto, semplicemente, il mio dovere. Di sindaco, di cittadino, di uomo libero. Senza paura e senza ipocrisia.
Ringrazio la Prefettura e la Questura, che insieme ai Carabinieri e alla Polizia locale, in questi giorni, hanno fatto, ancora una volta, un grande lavoro. Perché le istituzioni, a tutti i livelli, posso prendere delle posizioni ma poi, per strada, ci vanno le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine.

E ringrazio, soprattutto, le migliaia di cittadini perbene che mi hanno mandato messaggi di solidarietà. Baresi finalmente stufi di chi, con la scusa del “si è sempre fatto così”, continua a voltarsi dall’altra parte.

Io credo nella giustizia e non smetterò, né oggi né mai, di denunciare il malaffare e l’illegalità che vedo attorno a me, ancora, in tanti contesti della mia città. A me non importa di sporcare la “cartolina” di Bari. A me importa tenere pulita la coscienza mia e dei miei concittadini migliori.                                            antonio decaro