La crisi di Governo è stata informalmente annunciata dalla Lega

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Lunedì 12 ci sarà la conferenza dei capigruppo per decidere il calendario e lui vorrebbe si discutesse la mozione presentata contro il governo di cui ancora fa parte. Vuole le elezioni per incassare il consenso, noncurante che in questo modo non si potrà evitare l’aumento dell’iva, che costerà oltre 1000 euro l’anno alle famiglie italiane.

Divergenze sostanziali ce ne erano state tante, tutte incredibilmente metabolizzate dal Movimento di Di Maio, persino il “sicurezza bis”.
Eppure ora, sul nulla, Salvini parte all’assalto.

È calcolo, è bramosia di potere.

Ma le Camere non sono sciolte ed alla loro riapertura, ancorché anticipata, non c’è motivo perché si debba sovvertire l’ordine dei lavori programmato, cosicchè, prima della mozione di sfiducia della Lega, si devono discutere le mozioni di sfiducia già presentate da tempo alla Camera ed al Senato contro il ministro dell’Interno.

Il criterio cronologico è garanzia di corretto funzionamento democratico del Parlamento.

Per ora né Salvini né altri possono vantare i “pieni poteri” per appropriarsi del potere di redigere un nuovo calendario dei lavori.

Si discutano e si votino prima le mozioni di sfiducia nei confronti di Salvini e poi, se del caso, si affronti la mozione di sfiducia leghista nei confronti del Governo.

Bisogna capire che il Parlamento non è a disposizione del ministro dell’Interno.