La Festa di Roma 2020: per brindare al nuovo anno senza dimenticare la Natura

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Una grande festa aperta a tutti che trasforma la città in un palcoscenico all’aperto: per il quarto anno consecutivo, La Festa di Roma dà il benvenuto al nuovo anno con un’esplosione di colori, suoni e magie realizzata grazie alla straordinaria collaborazione tra Roma Capitale e le principali istituzioni e fondazioni culturali cittadine.

1.000 artisti italiani e internazionali, musiche emozionanti e trascinanti, acrobazie e parate, oltre agli immancabili fuochi d’artificio, sono solo alcuni degli ingredienti di una imperdibile 24 ore all’insegna del divertimento e della condivisione. Ma non solo: l’edizione 2020 è dedicata infatti al nostro pianeta, la nostra casa comune dentro cui abbiamo il privilegio di vivere e di cui tutti dobbiamo prenderci cura.

Le favole stralunate di Ascanio Celestini, la musica della Rustica X Band, composta esclusivamente da bambini e adolescenti, e la danza aerea della compagnia andalusa Aerial Jockey Strada aprono al Circo Massimo la serata del 31 dicembre: passata la mezzanotte, tutti a ballare fino alle prime luci dell’alba con la musica tech/house di Skin, l’affascinante leader della band londinese Skunk Anansie e portavoce indiscussa dei diritti umani.

Il 1° gennaio il viaggio attraverso la natura prosegue, coinvolgendo famiglie e tiratardi, tra performance artistiche e installazioni a tema che coloreranno di luci non solo le architetture della città, ma anche il fiume, i giardini e le aree verdi. Dalle prime ore del pomeriggio, protagonisti della festa sono Piazza dell’Emporio, Ponte Fabricio, il Giardino degli Aranci e Piazza Bocca delle Verità, animata da inconsueti e spettacolari ragni di luce.

Tanti anche gli interventi artistici realizzati con il diretto coinvolgimento dei cittadini, sia all’interno delle performance sia mediante call. Un ruolo importante è svolto infine dalle parate, per ricordare poeticamente a tutti che gli ecosistemi si toccano e si contaminano e che è proprio nella diversità e nella contaminazione che la Terra diventa più forte e più bella.