LA FINE DELLA SECONDA (O TERZA) REPUBBLICA “VISTA DA VICINO” DA GHISOLFI

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Il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari rende ancora più interessante la passerella di persone e personalità narrate nel best seller numero 5 del Banchiere scrittore: come avrebbe commentato “il fatto” il compianto Enzo Biagi? Mentre gli esiti dell’election day appena svolto saranno gli assoluti protagonisti dei programmi di Vespa, Gruber e Giletti, tutti “Visti da vicino”

Chissà come il compianto Enzo Biagi, il giornalista per decenni volto-simbolo del giornalismo della prima rete Rai, avrebbe commentato “il fatto” della riduzione del numero dei parlamentari decisa a furor di popolo il 20 e 21 settembre appena trascorsi. Leggendaria era la sua capacità di concludere ogni puntata del suo celebre programma quotidiano, in onda dopo il TG1, con una battuta improntata a garbo, bon ton e navigata saggezza che senza clamori urlati “bucava” il piccolo schermo. Beppe Ghisolfi, nel proprio “Visti da vicino”, ne ha il ricordo della prima intervista che, per il TG4 di Telecupole di cui era direttore, realizzò a Biagi quando questi si recò a Dogliani per ritirare un premio: “Il celebre giornalista aveva creato intorno a sé una vera industria. Libri a tambur battente, dispense, fumetti, giornali, riviste, radio, televisione. Appariva ovunque, ma la sua notorietà maggiore gli proveniva dalla rubrica di dieci minuti che conduceva dopo il TG1. Non tutti i grandi giornalisti brillano in televisione. Enzo Biagi invece piaceva molto”.
Il risultato finale del mix tra consultazione referendaria e consultazioni per l’elezione dei Governatori e dei Consigli di alcune fra le Regioni più importanti del Paese, sarà invece al centro dei programmi e dei talk-show condotti dai vari big delle TV nazionali sia pubbliche che private, molti dei quali – che vedremo in questi giorni nel ruolo di intervistatori – sono stati in varie epoche delle loro rispettive carriere “intervistati da vicino” dallo stesso Ghisolfi: “Tra i big che ho intervistato – ricorda ancora Ghisolfi – ricordo Lilly Gruber, Bruno Vespa, Eugenio Scalfari, Giampaolo Pansa, Paolo Mieli, Giorgio Bocca, Ezio Mauro. Anni dopo, molti anni dopo, le posizioni si sono invertite. Sono stato ospite sia di Bruno Vespa a Porta a Porta, sia di Lilly Gruber a Otto e mezzo. In entrambi i casi portai con me le foto che avevo realizzato tre decenni prima con loro. Non credevano ai loro occhi. Di anni ne sono passati tanti ma Gruber e Vespa non mollano il video. Le interviste e una buona dose di trucco li mantengono giovani”.
Beppe Ghisolfi, in una propria videointervista realizzate alcune settimane fa come ospite opinionista di eccezione per il TG dell’emittente della famiglia Toselli, non aveva nascosto la propria preferenza per un esito favorevole del referendum rispetto al quale aveva sottolineato il silenzio di gran parte della classe politica. Per il “Sì”, nel corso di una intervista al quotidiano La Stampa, si era del resto espresso Massimo Giletti, il volto della prima serata domenica della 7 di Urbano Cairo che tornerà con la propria Arena a partire dal 27 settembre. Anche Giletti si colloca a pieno titolo fra i magnifici “Visti da vicino”: “L’ho incontrato da Myrta Merlino all’Aria che Tira – scrive Ghisolfi – Mi ha voluto pochi giorno dopo ospite a Non è l’Arena ovviamente per parlare di banche e dei decreti che il premier Conte ha varato dopo la pandemia. Non solo mi ha consentito di esprimere la mia opinione, ma spesso mi ha elogiato in diretta con frasi affettuose”. Così è stato per cinque domeniche consecutive della scorsa edizione del programma. “Massimo Giletti è oggi uno dei giornalisti più apprezzati – conclude Ghisolfi – Con una serie di documenti ha ricostruito per primo le vicende che hanno coinvolto il ministro della Giustizia Bonafede e il magistrato Di Matteo che era stato proposto per un incarico di rilievo mai assegnatogli. Dopo le sue inchieste, tutti i media nazionali hanno raccontato il fattaccio ma la verità, come spesso accade da noi, non è ancora venuta a galla”.