La fotografia delle 2 Italie scattata dalla Corte dei Conti in materia di #Sanità è implacabile

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Nel Rapporto sulla Finanza pubblica i magistrati contabili hanno evidenziato che nel 2018 le regioni del Nord hanno speso 14,737 miliardi per il personale con un incremento rispetto al 2017 di ben 237 milioni.

Al Sud, invece, sono stati garantiti investimenti solo per 7 miliardi (poco meno alle regioni del Centro con 6,8 miliardi) con un aumento di appena 69 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Le Regioni del Nord con bilanci del comparto sanità sempre più in rosso continuano ad assumere personale e a ricevere investimenti per le infrastrutture e le Regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia fanno da fanalino di coda ricevendo meno del 50% delle risorse spettanti alle regioni settentrionali.

Un “gioco” baro , basato sulla “trappola” della spesa storica che alimenta le iniquità e impedisce ai cittadini del centro-sud di fruire di un servizio sanitario incapace di garantire il pieno rispetto del diritto universale alla tutela della salute in tutto il territorio nazionale.

Ogni proposta di #autonomiadifferenziata non può prescindere dall’urgenza di recuperare il drammatico deficit nell’offerta di prestazioni e servizi nella sanità e nell’ambito socio-sanitario delle regioni del Sud Italia eliminando le diseguaglianze che, di fatto, impediscono la piena fruizione del diritto alla salute di ogni cittadino, indipendentemente dal territorio in cui è nato. Persino i magistrati contabili hanno evidenziato «la necessità di rivedere l’intero sistema di finanziamento, a partire dalle modalità di determinazione del fabbisogno standard, ma anche dal trattamento da riservare alle misure di compartecipazione alla spesa, alle misure di sostegno per via fiscale a quella a carico dei cittadini e a quella intermediata attraverso i fondi integrativi».

Non permetteremo che l’autonomia differenziata, nei termini proposti dalla Lega, metta a rischio il principio fondamentale della nostra convivenza civile e cioè l’unità della Repubblica e costringa i cittadini meridionali ad affrontare i viaggi della speranza per curarsi al Nord, condannandoli per sempre ad essere “ figli di un dio minore”.