“La giornata internazionale contro le droghe registra la latitanza del governo italiano

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che non fa assolutamente nulla in questo campo. Non bastano slogan contro gli spacciatori, che vanno severamente puniti. Peraltro, non abbiamo ancora visto queste nuove leggi per stroncare con misure ancora più dure il traffico di stupefacenti. Vediamo l’impotenza, di fronte al dilagare delle droghe. Vediamo l’impotenza di fronte al moltiplicarsi dei cannabis shop. Vediamo l’assenza delle politiche di sostegno alle comunità terapeutiche, alle quali non sono destinati mezzi adeguati.

Per un triennio, infatti, alle politiche per il contrasto delle dipendenze il governo, si vergogni, ha destinato soltanto 7 milioni di euro in totale. Una cifra ridicola. Mentre invece bisogna fare campagne di informazione, politiche di prevenzione, campagne nelle scuole ed erogazioni di mezzi concreti alle comunità terapeutiche, laiche o religiose, che tirano fuori i ragazzi dalla droga, rappresentando l’unico aiuto concreto alle famiglie nell’assoluta latitanza delle politiche pubbliche. Le regioni fanno pochissimo, anzi ostacolano, come avviene nel Lazio, l’azione delle comunità terapeutiche. La droga dilaga per colpa delle istituzioni che sono le vere spacciatrici di menzogne, di inerzia, di latitanza.

La giornata internazionale contro le droghe rappresenta una giornata per un monito, anche a ministri che a parole si dicono contrari alla droga ma, nei fatti, non hanno usato nemmeno per un secondo la loro delega per aiutare chi sostiene politiche concrete di prevenzione e di recupero. La giornata internazionale contro le droghe è la giornata della vergogna per il governo, che dice delle cose e invece aiuta, di fatto, spacciatori e commercianti di ogni genere di droga”.