La ministra Lamorgese da Fazio annuncia che i #decretisicurezza non saranno abrogati, ma cambiati

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Che le multe alle Ong saranno “modificate”.
Immagino sia un verbo scelto male per l’emozione, perché voglio dare per scontato che almeno quelle multe saranno cancellate e che non si voglia continuare a considerare un crimine salvare vite umane.

Poi la ministra spiega che le ong non possono agire nel Mediterraneo senza coordinamento da parte del nostro paese.
Peccato però che il nostro paese abbia fin qui sostanzialmente chiesto loro di lasciare i naufraghi alla guardia costiera libica. Ovvero di riportarli in un paese non sicuro. Ovvero di violare le norme internazionali.

Sono certo che le ong sarebbero liete di coordinarsi col nostro paese come ai tempi di #MareNostrum, quando salvare chi rischia di morire era considerato un dovere anche per il nostro paese che schierava le sue navi al fianco di quelle delle Ong.

Intanto Di Maio a nome del governo ha inviato alla Libia le richieste di modifiche del memorandum: in cambio di altre motovedette, mezzi e risorse l’Italia chiede che il ruolo delle organizzazioni umanitarie nei lager venga valorizzato.

Peccato però che quelle organizzazioni dicano che nei lager non è, nè mai sarà possibile lavorare. E che l’Onu dalla Libia se ne è andata perché è impossibile lavorare in un paese in guerra. Quindi nei fatti stiamo continuando ad armare e finanziare chi viola sistematicamente i diritti umani, chi stupra, tortura, uccide.

Insomma, siamo alle solite: ipocrisia e continuità quando servirebbe coraggio e discontinuità. Al Pd e alla nostra delegazione al governo chiedo un sussulto di dignità: non chiudiamo ancora una volta gli occhi di fronte all’orrore.