La polemica sui ponti sul Po tra la lega e il PD è stucchevole

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Quello che contano sono i fatti.

Il PD di milioni ne mise 35 con Gentiloni, che ancora devono essere spesi tutti.

Noi, con Toninelli Ministro ne abbiamo messi 250 (grazie anche alla lega). 50 milioni per 5 anni.
Ma per colpa della lega, il decreto di riparto s’è fermato all’inizio dell’estate, nonostante fosse già scritto e pronto per la firma, bloccando così soldi, cantieri e lavori. E più si perde tempo e più i ponti si deteriorano.
Evidentemente i leghisti si sono già dimenticati del fatto che il loro “capitano” ha aperto una crisi ad agosto bloccando i lavori di Parlamento e Governo e rallentando ulteriormente i tempi del decreto.

Il PD invece amministra le province, e sul ponte di Guastalla e su quello di Roccabianca i lavori sono in ritardo. Per il ponte Verdi, tra l’altro, il ritardo è clamoroso, la provincia ha chiese in aggiunta 4 mesi di tempo ulteriori.
Per fortuna sul ponte di Colorno s’è fatto prima e a Giugno è riaperto.
Ma nel decreto che stiamo aspettando ci sarebbe stata la progettazione del Ponte nuovo, che è quello che serve e che vogliamo che venga firmato.

Chi ha governato e amministrato queste terre per anni ha trascurato la manutenzione delle infrastrutture, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Serviva il M5S per riportare l’attenzione, a partire da Danilo Toninelli, sul fiume po nel febbraio 2018 e con degli impegni chiari, e mantenuti dopo soli 6 mesi di Governo.
Ci aspettiamo altrettanto dalla De Micheli a cui abbiamo già chiesto un incontro dal 19 settembre per lavorare sul tema e da cui attendiamo risposta.